Per la festa del 30ennale di Sala Assoli, arrivano due graditissimi ospiti: Tony Laudadio e Andrea Renzi saranno i protagonisti di Birre e rivelazioni da domani sera fino al 25 ottobre. Atto unico in otto birre, con Andrea Renzi e Tony Laudadio. Direzione tecnica di Lello Becchimanzi, suono di Daghi Rondanini, scene e costumi di Barbara Bessi. Scritto e diretto da Tony Laudadio.
Laudadio, autore e regista dello spettacolo, ritorna nello spazio teatrale di Quartieri Spagnoli che lui stesso ha definito “un luogo di libertà. Un posto in cui l’idea teatrale veniva accettata senza valutazioni di convenienza e senza pregiudizi. In questo senso è stata la Sala più aperta al futuro che io abbia mai conosciuto“.
Birre e rivelazioni inizia con l’incontro in una birreria, casuale solo in apparenza, tra Sergio (Andrea Renzi), il proprietario del locale e Marco (Tony Laudadio), un professore di letteratura italiana, uno degli insegnanti del figlio Francesco.
Un “atto unico in otto birre” tante quante ne servono per scandire i delicati passaggi di una vicenda che affronta il complesso tema dei rapporti, tra uomini, tra padre e figlio, sostanza ed immagine, moralità e pregiudizio, amore e sessualità, violenza e prevaricazione.
“Nell’arco di otto birre – così Tony Laudadio in una nota – si scoprirà che ciò che si crede di conoscere degli altri, di chiunque ma persino del proprio stesso figlio, è il vero mistero, e quando si tratta dei nostri cari è un mistero doppio perché ci toglie lucidità“.
Due personaggi in scena e uno continuamente evocato, il ragazzo: sebbene non compaia mai, è il vero protagonista.
“La sua assenza sulla scena – sottolinea Tony Laudadio – illumina tutto il testo: il figlio, il giovane, la nuova generazione, con i suoi problemi, i suoi turbamenti, le scelte da compiere e con tutto ciò che a questo consegue nelle reazioni dei padri e, in genere, degli adulti“.
Conoscenza, scelte, decisioni, ricatti, sottomissioni, tutto viene coerentemente rivelato al pubblico attraverso sequenze e dialoghi border line, costantemente giocati sul sottile confine tra riflessione seria e ironico delirio etilico. In nome dell’amore per il figlio, il professore scompagina la vita del birraio abbattendo sistematicamente le sue certezze, in un gioco delle parti che, nel sovvertire il significato di normalità, attesterà su posizioni nuove e scomode l’esistenza dell’uomo, portandolo ad accettare prospettive e condizioni impensabili all’inizio.
“Il dialogo tra i due protagonisti – conclude il regista – diventa una ricerca di verità, dentro i turbamenti che la conoscenza sempre impone, specie se l’oggetto del proprio interesse è qualcuno per cui provi amore. E ad ogni svelamento una porzione di quell’amore viene messa alla prova. Fino alla prova finale e alla conoscenza più difficile: quella di se stessi“.
Tony Laudadio
Attore e autore teatrale, ha frequentato la Bottega di Gassman e ha lavorato con Federico Tiezzi, Toni Servillo, Andrea Renzi, Francesco Saponaro. Con Enrico Ianniello conduce una sua ricerca personale, dopo aver fondato una propria compagnia O.T.C. (Onorevole Teatro Casertano) che ha messo in scena testi come Magic People Show di Giuseppe Montesano e Tradimenti di Harold Pinter con Nicoletta Braschi. In Spagna, recitando in castigliano, ha interpretato il ruolo del protagonista Pasquale Lojacono, in Questi fantasmi di Eduardo De Filippo, messo in scena dal regista catalano Oriol Broggi nella stagione 2010-2011. Per i suoi testi ha vinto il Premio Troisi nel 2000 e il Premio Girulà nel 2004. Del 2010 il volume “Teatro fuorilegge” che raccoglie i tre atti unici La gabbia. Infanzia di un socialista. L’appostamento (edizioni Spartaco). Ha pubblicato due romanzi con Bompiani: nel 2013 Esco e nel 2014 Come un chiodo nel muro. Per la televisione è nel cast della miniserie Maria di Nazareth diretta da Giacomo Campiotti. Per il cinema lavora con Paolo Sorrentino ne L’uomo in più, con Marco Risi in Fortapasc, Pasquale Scimeca in Vita di Giosuè l’ebreo, Fabrizio Bentivoglio in Lascia perdere, Johnny, Eduardo De Angelis in Mozzarella stories, Nanni Moretti in Habemus papam e Mia madre. E’ autore, ed anche interprete, di una delle quattro storie che compongono i Racconti d’amore, film del 2013 di Elisabetta Sgarbi. Nel 2015 è, con Renato Carpentieri, Marcello Romolo, Andrea Renzi e Enrico Ianniello, protagonista del film I giocatori, trasposizione per lo schermo dell’omonimo spettacolo tratto dal testo Els Jugadors di Pau Mirò ed è nel cast del film La macchinazione di David Grieco. Nel prossimo novembre 2015 è prevista l’uscita, per Edizione NN, del suo nuovo romanzo “L’uomo che non riusciva a morire”.
Andrea Renzi
Attore e regista, è tra i fondatori delle compagnie Falso Movimento e Teatri Uniti. E’ stato protagonista dei principali spettacoli di Mario Martone (fra i quali Tango Glaciale, Otello, Riccardo II, Edipo a Colono), Toni Servillo (Il Misantropo, Le false confidenze, Tartufo, Trilogia della villeggiatura) e Antonio Neiwiller (Dritto all’inferno). Nel 1984 vince il premio Opera Prima con il monologo Sangue e Arena. Tra le sue regie si ricordano Fuochi a mare per Vladimir Majakovskij, Una solitudine troppo rumorosa di Bohumil Hrabal (da cui è stato tratto il film, per la regia di Stefano Incerti, L’uomo di carta, presentato al festival di Locarno), Rosencrantz e Guildestern sono morti di Tom Stoppard, Le avventure di Pinocchio da Collodi, Magic People Show di Giuseppe Montesano, Tradimenti di Harold Pinter, Interrogatorio a Maria di Giovanni Testori, Caproni! su testi di Giorgio Caproni, La neve del Vesuvio di Raffaele La Capria, Sonata per il commissario Ricciardi da un romanzo di Maurizio De Giovanni, Kosmograph da I quaderni di Serafino Gubbio operatore di Luigi Pirandello. A teatro ha lavorato inoltre con Raul Ruiz, Elio De Capitani, Marco Baliani, Leo De Berardinis. Nel 2000 ha ricevuto il premio Salvo Randone per la sua attività di interprete. Per il cinema è stato protagonista, tra gli altri, di Teatro di guerra, Morte di un matematico napoletano e Noi credevamo per la regia di Mario Martone, L’uomo in più di Paolo Sorrentino, Quo vadis baby? di Gabriele Salvatores, Le fate ignoranti di Ferzan Ozpetek, La spettatrice di Paolo Franchi, La guerra di Mario di Antonio Capuano, La tigre e la neve di Roberto Benigni, Mozzarella Stories di Edoardo De Angelis. In tv è stato il vice questore Leonardo Brandi nella undicesima stagione della serie Distretto di Polizia.
Per info: 081 19563 943 – botteghino@associazioneassoli.it
Ester Veneruso