Il Teatro cerca Casa, sabato 11 marzo alle ore 20.30, torna a Santa Maria Capua Vetere con lo spettacolo “Per disgrazia ricevuta” di Manlio Santanelli, interpretato da Gea Martire, nell’ambito della rassegna PortoninArte, organizzata dall’Associazione Culturale Arthmos; mentre a Eboli (Sa) va in scena “Maria D’Avalos – Canti d’amore e morte“, scritto e diretto da Michele Danubio e interpretato da Laura Borrelli e dallo stesso Danubio.
Originariamente recitato da due donne – interpreti furono la stessa Martire insieme a Lucia Ragni – ma ridotto a monologo per il teatro d’appartamento, “Per disgrazia ricevuta” racconta la vicenda di due devote, che si incontrano e si scontrano al cospetto del santo patrono di Napoli, San Gennaro, al quale chiedono due grazie, che si rivelano però due disgrazie. Ricevute le quali, le due donne, una prostituta stanca della vita di strada e una ragazza senza seno, si trovano a vivere due paradossali condizioni umane, che riusciranno però a trasformare in virtù, conquistando fortuna, fama e successo, in un altrettanto paradossale finale.
Michele Danubio, nello spettacolo “Maria D’Avalos – Canti d’amore e morte” mette in scena uno dei fatti di cronaca più efferati della storia di Napoli. È il 1586, si celebra il matrimonio tra Carlo Gesualdo da Venosa, musicista e scrittore, e sua cugina Maria D’Avalos, un matrimonio senza amore, utile solo a evitare che il patrimonio familiare possa ritornare nelle casse del Papato. Durante una festa a corte, Maria si innamora del Duca d’Andria e Conte di Ruvo, l’avvenente Fabrizio Carafa con il quale intreccia una relazione neanche tanto segreta. A causa della sfrontatezza di questo amore Gesualdo uccide i due amanti nel talamo e ne getta i corpi per strada al pubblico ludibrio. Da quel momento e nei secoli successivi la pena per la sventurata sorte dei due amanti non si è mai spenta tanto che si testimonia la presenza del fantasma della nobildonna vagare per le vie della città. Angelo o demone? Un quadro farà da specchio a questa domanda che sembra non avere risposta, e sarà proprio il fantasma di Maria a raccontarci come sono andate le cose, su di un palcoscenico vulcano, quasi a celebrare un processo storico contro gli attentatori di una terra e non solo di una donna, dando voce a un dolore lungo secoli, evocando la pace sul male, sui silenzi, sulle omertà punite dalla miseria. Perché a Napoli si è costretti a credere più ai fantasmi che alla Storia.
Per assistere agli spettacoli della rassegna organizzata da Livia Coletta e Ileana Bonadies è necessaria la prenotazione, chiamando al 334.3347090 – 081.5782460, oppure scrivendo a info@ilteatrocercacasa.it.
A chi prenota verrà fornito l’indirizzo del luogo che ospita lo spettacolo.
Per maggiori informazioni: info@ilteatrocercacasa.it.
Ester Veneruso