Storie di vite, di ingiustizie, racconti di etnie diverse, di sentimenti, di ricordi, di legami, della città di Napoli e delle sue profonde problematicità e ambiguità; questo il mondo descritto da Lorenzo Giroffi, giovane scrittore originario di Casagiove (Caserta), alla sua seconda prova letteraria.
Il romanzo dal titolo “Visioni Meccaniche” (Con-fine edizioni, 88 pagine, euro 9,00), è stato presentato per la prima volta al pubblico lo scorso 5 novembre, nell’ambito della rassegna “Libri, con-tatto”, che si è tenuta a Castellammare.Giroffi, molto legato al suo territorio e alla città di Napoli, dove ha vissuto nel periodo universitario, oltre che scrittore è un apprezzato e poliedrico giornalista, impegnato in inchieste e reportage.
La trama di questo romanzo si presenta originale e interessante; proprio nella realtà napoletana, nella vita quotidiana fatta di routine, di monotonia, di umiliazioni, ma anche di virtù e di riscatto, sono ambientate le passeggiate notturne del protagonista, di cui non conosciamo l’identità. Sappiamo soltanto che si tratta di un uomo spinto dalle sue inquietudini, costretto a sopportare i ritmi e le dure logiche del lavoro in fabbrica, che improvvisamente si ferma a riflettere sulla sua esistenza. Soltanto grazie a queste visioni notturne, meccaniche appunto, l’uomo riuscirà ad analizzare il proprio io e a riscoprire la sua identità.
Con questi racconti l’autore affronta temi intensi e sempre attuali, confermando il suo talento, le sue grandi doti di scrittura e la notevole capacità di emozionare.