La compagnia teatrale Summa Villa in scena al Summarte con “Miseria e Nobiltà”

Di Sonia Sodano

Miseria e Nobiltà”, capolavoro di Eduardo Scarpetta, verrà portato in scena al Teatro Summarte di Somma Vesuviana domenica 7 giugno alle 18.30 dalla compagnia teatrale Summa Villa, con la regia di Maria Acanfora. Preannunciato già il successo di pubblico. In una sola settimana dall’annuncio della messa in scena, infatti, è scoccato il sold out! Tanti quelli che si sono mossi per accaparrarsi gli ultimi biglietti. A tracciare il percorso della Compagnia Teatrale Summa Villa ci pensa la regista Maria Acanfora, che attraverso quest’intervista ci racconta dei suoi anni di successi e sacrifici in nome di un amore chiamato Teatro.

 

1. Quando nasce la compagnia Summa Villa ?

Ho recitato per molti anni in una compagnia teatrale di Napoli, ma trasferitami a Somma Vesuviana ho dovuto rinunciare. A quel tempo i miei figli frequentavano l’istituto Trinitario e per molti anni ho organizzato le recite scolastiche. Nel giugno del 2000, però, fui contattata dalla madre superiora, che mi chiese di far recitare i genitori per i loro bambini. Li trovai molto disponibili e volenterosi. Fu così che nacque la compagnia teatrale summa villa (Saverio, Marcella e Gennaro fanno parte dei veterani poi c’è Elisa e tanti altri che vanno e vengono..)

 

2. Al Summarte vedremo in scena una commedia di Scarpetta “Miseria e Nobiltà”, un pezzo di storia del teatro che risulta sempre molto attuale. Cosa significa portare in scena oggi la commedia classica napoletana? Come risponde il pubblico?

Recitare Scarpetta non è facile. Le sue opere essendo molto conosciute sono state rifatte molte volte e alla fine il pubblico finisce per fare confronti e paragoni. Anche per questo, c’è un enorme responsabilità nel portar in scena un percorso classico. Un’opera del genere comporta tanta preparazione anche scenica. Occorrono per esempio costumi dell’ epoca. Tuttavia, fortunatamente, la compagnia è riuscita nel corso degli anni a portare in scena diverse commedie classiche e sempre con enorme successo: “Cafe Chantant”, (commedia in due atti, dove il terzo è stato scritto da me), “O’ Scarfalietto”,”Tre Pecore Viziose” . Tornando a “Miseria e Nobiltà”, c’è una cosa che voglio sottolineare. Le commedie di Scarpetta ti danno la possibilita di riscrivere le battute e di caratterizzare i personaggi. Questo nel mio ruolo di regista, mi piace e mi da soddisfazione. Il pubblico ha sempre risposto bene e quando sei sul palco lo senti da come ride alle battute e dagli applausi.

 

3.Tu sei la regista della compagnia, ma nella commedia interpreti anche il personaggio di Concetta, spiegaci il tuo ruolo da regista-attrice: come unire le due personalità?

È molto difficile lavorare nei due ruoli perché mentre recito con gli altri non riesco a distaccarmi dal ruolo di regista. Quando si va in scena la regista ha finito il suo lavoro, ( perché non posso più interrompere ,correggere ecc.) allora posso concentrarmi nel mio ruolo di attrice

 

4. Parlaci dei tuoi attori e delle attività della compagnia summa villa.

Tra i miei attori oltre ai veterani che sono, bravi ci sono anche alcuni alla prima esperienza. Alle volte nasce il bisogno di sostituire qualcuno all’ultimo momento, ma questo non mi scoraggia, perchè sono testarda come regista: non mi fermo finché non ottengo l’interpretazione che voglio da ognuno dei miei attori. Per le attività invece, posso dire che ogni anno portiamo in scena una commedia. Collaboriamo con i frati del convento di Santa Maria Del Pozzo (Somma Vesuviana), organizzando diverse manifestazioni: la festa dell’anziano, Natale al chiostro ecc…

 

5. Come si diventa attori della compagnia?

Bisogna avere caratteristiche precise. Prima di tutto c’è bisogno del fisico adatto per interpretare un ruolo. È importantissimo però avere tanta buona volontà, umiltà e accettare il mio ruolo da regista.

 

6. Oramai lo spettacolo di domenica è sold out, ma ci saranno repliche?

Dobbiamo replicare per tutte le persone che non sono riuscite ad avere i biglietti ..è una promessa