Sabato 26 settembre (20.30), sarà Enzo Moscato insieme a Cristina Donadio e Giuseppe Affinito, con lo spettacolo “Patria Puttana“, a salutare il successo del festival dei Vulcani di Mimmo Borrelli, che chiude questa sua prima edizione registrando il sold out per tutti gli spettacoli, svelando luoghi nascosti che hanno fatto da palcoscenico naturale agli appuntamenti della rassegna.
L’ultimo appuntamento di Efestoval, su testo e regia di Enzo Moscato, con l’allestimento di Tata Barbalato, si terrà in un altro luogo d’eccezione dei Campi Flegrei, il Parco Vanvitelliano del Fusaro, uno dei siti di caccia prediletti da Ferdinando IV di Borbone, e sarà messo in scena in particolare sul terrazzo della “sala Ostrichina” e in alcuni ambienti interni del fabbricato che consentiranno di scoprire spazi solitamente chiusi al pubblico.
Dell’universo espressivo di Enzo Moscato, le puttane, le cosiddette “donne di piacere”, sono forse le figure più emblematiche e centrali.
Dalla Signora di “Piece noire” all’Assunta di “Bordello di mare con città“, dalle “omologate nel mestiere” (Lulù 1, Lulù 2, Lulù 3) di “Trianon” alla stessa “Luparella” o ai personaggi come Bolero Film e Grand Hotel di “Ragazze sole con qualche esperienza“, le puttane hanno tutte rappresentato un punto fermo e privilegiato nel dare voce e corpo al concetto/prassi di una scena tesa a smascherare – con malinconia ma anche con tanta ilarità – la presunta insufficienza e marginalità di ciò che viene detto il femminile. Soprattutto quello ferito, venduto, comprato, mercificato, ingannato e mistificato da una storia gestita da millenni, in assoluto, dal maschile.
“Patria Puttana” è un profondo omaggio a quella sorta di casa, territorio, comune luogo di giacenza e resistenza – ‘patria’, appunto – che egli ritiene di dividere e con-dividere con la Donna – naturale o artificiale, tale per biologia o per libera, esistenziale scelta – e con la Prostituta – hegelianamente libera schiava di un padrone incatenato. Entrambe figure che, per Moscato, rappresentano facce di un ‘materno’ feroce e tenerissimo, capace di mettere in moto tutta la sua accesa fantasia di cantore della Differenza e della Contro-serialità.
Per la sua prima edizione, Efestoval ha proposto un programma di spettacoli, veri gioielli del teatro d’autore: testi capaci di recuperare forme sonore, idiomi, linguaggi, ambientazioni e luoghi che costituiscono il cardine della loro drammaturgia. Da “Napucalisse” dello stesso Borrelli che ha aperto il Festival al Parco Cerillo, a “Capatosta” di Gaetano Colella al Circolo Ilva di Bagnoli e l'”Odissea” di Mario Perrotta messa in scena nel Cantiere Postigione di Baia; dai racconti dei mari del Sud di Vincenzo Pirrotta con il suo “N’gnanzoù” rappresentato su una piattaforma al centro del Lago Miseno, al mondo di Alice nel Paese delle meraviglie proposto dalla compagnia MOM presso lo storico teatro di Bacoli dell’Istituto Paolo di Tarso, fino alla chiusura con uno dei più suggestivi spettacoli di Enzo Moscato al Fusaro.
Efestoval ha offerto un calendario di spettacoli che parlano del particolare per arrivare all’universale, allestiti in luoghi capaci di esaltarne i contenuti e i significati.
Efestoval – Festival dei Vulcani è stato ideato nell’ambito del progetto Flamma Ventus: Giovani indigeni di una terra ardente presentato dalle tre associazioni Marina Commedia, IoCiSto e Luna Rossa, espressione di quel terzo settore attivo sul territorio che rappresenta il motore ed il nucleo centrale per promuovere processi di sviluppo e coesione sociale. Il progetto è stato finanziato dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è stato patrocinato dal Comune di Napoli e dal Comune di Bacoli.
Patria puttana
Sabato 26 Settembre – ore 20.30
Parco Vanvitelliano del Fusaro, Piazza Rossini, 1 Bacoli (Na)
da Rasoi, Luparella, Pièce Noire
testi e regia di Enzo Moscato
con Enzo Moscato, Cristina Donadio, Giuseppe Affinito
allestimento di Tata Barbalato
organizzazione: Claudio Affinito
Informazioni su www.efestoval.it
Ester Veneruso