“Tra un po’ saremo tutti gay”. E rivela: “sono pazza di Celentano anche se vorrei duettare con i Modà. Ho iniziato ad ascoltare Ramazzotti in America, quando mi sento sola e mi manca l’Italia. Se ho nostalgia mi consolo con i cinepanettoni di De Sica”. In America sono l’unica a cui riesce il trucco di entrare in tuta e pagare domani”. Così Anamour ai microfoni di Radio Club 91 uscita con il singolo Un anno senza te con cui torna sulle scene musicali con Julio Iglesias Jr, un sodalizio che dura da tre anni, “c’è una complicità profonda basata sull’amicizia, sulla stima” dice quella che è stata definita la nuova Cher. “L’ho conosciuto nel 2007 poi è nata una grande amicizia. Iglesias Junior da quando è con me dice che vuole cantare in italiano”.
La cantante latinoamericana in testa alle classifiche musicali è fiera di essere un’icona gay: “fra un po’ il mondo è gay, saremo tutti gay, hanno questa raffinatezza, questo giusto modo di scoprire le cose particolari, hanno gran gusto e poi pensiamo alle grandi star, sono tutte delle icone gay”.Le sue scelte musicali spaziano: “ascolto tutti i genere, può darsi che per un mese ascolto solo Celentano. Sono istintiva vado con l’anima e con il cuore. Molte volte mi sento sola perché mi manca l’Italia e spesso sento Eros Ramazzotti che Italia non ascoltavo. Oppure vedo i cinepanettoni di Christian De Sica e sorrido perché molte volte mi manca la famiglia.
Vorrei duettare con i Modà mi piacciono molto. Lui è passionale ha qualcosa che lancia una frecciata al cuore. E mi piace Cristiano De Andrè ma il il mio sogno è sempre stato Celentano con il suo carisma. Sono pazza di Celentano”. E anticipa: “A primavera del 2016 uscirà un album in inglese e spagnolo e poi duetterò con Ignsias Junior ci sorprenderà: è un grande showmen solare sa cantare, ballare, recitare, è incredibile”.
Ma non tornerebbe in Italia: “anche se mi manca la sua umanità, la sua dolcezza. L’ Italia sta vivendo una situazione che mi colpisce al cuore. E in America ci sono molti contro, per esempio , non potrei mai entrare in un negozio e lasciare il conto in sospeso tornando a pagare il giorno seguente. Manca la cordialità. Negli stati uniti senza carta di credito non prendi manco le sigarette.
Ma io ci sono riuscita. Sotto casa mi basta scendere in tuta dire che sono trafelata dallo sport mi posso permettere di saldare il giorno dopo. In Usa ti manca l’amico quando hai l’influenza. Ti manca il calore. Se non hai amici negli stati uniti ti senti sola, meno male che c’è una natura meravigliosa con cui compensare”.