“La carne che fa male è solo quella degli allevamenti intensivi. Impariamo a distinguere. L’Organizzazione Mondiale della Sanità non ha detto di non mangiare carne”. Così Vincenzo Peretti professore di zootecnica generale e miglioramento genetico alla Federico II di Napoli ai microfoni di Radio Club 91 nel programma Sapori di Sera con Roberto Esse. “Sono da sempre contro gli allevamenti intensivi, favorevole ad un consumo responsabile – aggiunge – di qualità e non di quantità (ricordiamo che gli studi vengono eseguiti ad altissimi dosaggi o con durate d’esposizione molto lunghe, difficilmente replicabili nella vita reale; gli Stati Uniti ha un consumo di carne procapite di circa 125 chili in Italia è la metà), contro l’utilizzo di prodotti alimentari confezionati esteri vegetali (pesticidi, ogm, etc.) ed a base di carne (i cibi sotto accusa come hot dog, bacon e affumicati non fanno parte della tradizione italiana) … ma preferirei evitare “allarmismi alimentari” e soprattutto non leggere semplicemente, come in questi giorni, titoli di articoli diversi dal vero contenuto della notizia. Personalmente appartengo alla categoria “mangiare un po’ di tutto quello che mi piace, di qualità (conoscere l’origine delle materie prime, meglio campano, evitare additivi, prodotti chimici industriali, etc. che rendono l’alimento più bello e duraturo …) e non di quantità” e soprattutto non attingere il cibo sempre dalla sfrenata globalizzazione”.