TEATRO DELLE PALME 28 NOVEMBRE E 29 NOVEMBRE SIRENE, SCIANTOSE, MALAFEMMENE ED ALTRE STORIE DI DONNE VERACI CON MONICA SARNELLI

Riparte dal Teatro delle Palme di Napoli, in via Vetriera 12, lo spettacolo di Monica Sarnelli “Sirene, sciantose, malafemmene ed altre storie di donne veraci”, scritto per lei dal giornalista e critico musicale Federico Vacalebre, In scena, sabato 28 novembre alle 21.00 e domenica 29 novembre alle 18.30, una Monica Sarnelli, sciantosa post moderna che, insieme all’attrice Martina Liberti, alla ballerina di flamenco Dominga Andrias e alla ballerina aerea Viola Russo (novità rispetto all’esordio di gennaio), accompagna lo spettatore tra i quadri di un recital antimisogino sulla donna nella canzone napoletana, sulle donne della canzone napoletana. Dopo il Teatro delle Palme, Monica Sarnelli sarà in scena al Teatro Nuovo di Salerno (12 e 13 dicembre), al Teatro Minerva di Boscoreale (18 dicembre), al Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere (19 dicembre).

Gilda Mignonette, Ria Rosa, Angela Luce, Gloria Christian, Mirna Doris, Lina Sastri, Teresa De Sio, Giulietta Sacco diventano protagoniste di un racconto tra momenti duri, altri sentimentali, femministi, altri sensuali, ironici: il sorriso, la rabbia, la pancia, il sesso, il ritmo, la melodia saranno chiavi di volta di uno spettacolo che usa le radici per imparare a volare.

In scaletta, tra gli altri, i brani “I due gemelli”, “Lily Kangy”, “Liù”, “Malafemmena”, “Indifferentemente”, “Dove sta Zazà”, “Era de maggio”. Ma anche “Chillo è ’nu buono guaglione” che ricorda quando scendevano per Toledo i femmenielli e rivendica ancora una volta il primato del sommo Pino Daniele, capace di mettere in canzone la Napoli che nessun altro ha cantato; e “Nun te scurdà” degli Almamegretta. E il ritmo di “Stammo buono” che ben testimonia la forza e l’energia di Teresa De Sio.

Uno spettacolo che rinnova del tutto il suo repertorio, ma poi riconsegna ai fans, nei bis, i suoi cavalli di battaglia, da “Un posto al sole” a “Chesta sera”, dopo un viaggio al termine della melodia perduta che ci porta da “Era de maggio” a Pino Daniele, “Passione”, “Ipocrisia”, “Preferisco il Novecento”, tra amare verità e dolci bugie.

In scena i musicisti Emidio Ausiello, Marco Di Palo, Ernesto Nobili e Alessandro Tumolillo, il dj Roberto Funaro. Arrangiamenti Angelo Vassallo. Costumi Mariagrazia Nicotra. Regia Elena de Candia.