Domani, venerdì 27 novembre, un appuntamento da non perdere sul palco del New Around Midnight Jazz Club. Dopo il concerto con Michael Supnick, Luigi Blasioli torna a Napoli per presentare il suo ultimo disco “Sensory Emotions“. Dalle ore 22 una live jazz che non si dimentica: Luigi Blasioli 4et feat Mauro Bottini. Luigi Blasioli al contrabbasso, Mauro Bottini al sax, Cristian Caprarese al piano e Giacomo Parone alla batteria.
Lo scorso 11 novembre è uscito in Italia e all’estero, distribuito da IRD e nei migliori store digitali, “Sensory Emotions” nuovo progetto discografico del contrabbassista e compositore abruzzese Luigi Blasioli, prodotto – come il precedente Sounds of Aracsep Valley – dall’etichetta Dodicilune.
“Il disco nasce da una maturazione interiore e dalla ricerca di emozioni introspettive che mi hanno guidato attraverso immagini, storie e cose che ho vissuto“, sottolinea Blasioli. “Mi sono inspirato ad autori importanti dello scenario del jazz moderno, come Esbjörn Svensson Trio e Lars Danielsson. Il disco è un tuffo dentro di me per una ricerca raffinata della mia comunicazione agli altri attraverso la mia musica“.
Nove brani originali nei quali il contrabbassista è affiancato da Pierpaolo Tolloso (sax), Cristian Caprarese (piano), Francesco Santopinto (batteria) con la partecipazione di Fabrizio Mandolini (sax tenore nel brano “Autumn Reflections“) e il compianto Marco Tamburini (tromba in Family Warmth).
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“Viviamo” il nuovo disco di Luigi Blasioli attraverso la sua personale descrizione:
“Il disco si apre con Autumn Reflections, espressione di un malessere apparentemente ricondotto a certe variazioni di tono, tipiche dell’autunno. Sono molto sensibile ai cambi stagionali, sia dal punto di vista fisico, che psicologico. Divento triste; poi, irrequieto e intrattabile. Il brano è nato in un giorno plumbeo, grigio, in cui sono stato sommerso da troppe sensazioni e ricordi. Strano a dirlo, ma ne è nato quello che sentite.
Sensory Emotions è il brano che da il nome all’album. Una composizione diversa dal mio solito, un po’ come tutto il disco, che è una sorta di sperimentazione, umana e musicale. E’ un viaggio interiore, ma anche una ricerca diversa della composizione. Credo, infatti, di aver evoluto sia il mio linguaggio musicale che compositivo. In questo disco ho miscelato due modi diversi di scrivere: uno di tipo narrativo e l’altro a composizione verticale ad insiemi. Sensory Emotions è un brano scritto secondo questa seconda formula: produce un sound particolare ed originale. Infatti in esso coesistono differenti strutture armoniche che si incastrano, dando vita a un’evoluzione continua, che gli esecutori del brano devono interiorizzare ogni volta. Ecco il motivo per cui questo brano, emozioni sensoriali, è un viaggio. In realtà, nell’intero disco, come in questo brano, non racconto più cose vissute o viste vivere, ma traduco le emozioni che abitano in certi miei stati d’animo. Poi le lascio risuonare nella vita di quanti mi ascoltano.
Boundary Line ha un attacco con stacchi che dialogano tra sezione fiati e sezione ritmica. E’ come un penetrante urlo di rabbia, a ritmo di jazz, che alza le voci delle persone. La “linea di confine”, oggi, la viviamo in ciò che sta accadendo a tutti noi. Per la crisi, il malcontento giornaliero, la nuova onda emigratoria all’estero, i pochi soldi e le poche certezze che abbiamo per il futuro. Questo brano nasce come urlo di protesta rispetto a ciò che stiamo vivendo su una linea di confine, una linea comune di malcontento.
Any Day (Desaparesidos y Madre de Plaza de Majo) – Il sottotitolo parla da sé, per chi conosce la storia dei Desaparesidos, che dal 1976 al 1983 sono spariti in Argentina. E’ dedicato ancor più alle madri di Piazza di Maggio, che hanno combattuto contro quel sistema di terrore – riuscendo a minarlo e a sconfiggerlo – mosse dal bisogno di non dimenticare i propri cari, valvole propulsori di una rivoluzione che solo certi grandi popoli come quelli del sud America sanno fare.
Cymatika è la mia comunicazione attraverso lo studio delle onde. Il titolo non è scritto in modo corretto, appunto, per non infastidire il grande studioso Hans Jenny, che pubblicò studi sull’insita capacità del suono di strutturare la materia e che adottò il termine Cimatica o kymatika. Naturalmente, il brano è dedicato a lui ed alla sua mente geniale.
Restless Spirit è il mio spirito(?): inquieto e scalpitante, come tutta la mia esistenza.
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In The Crystal Room – La stanza di cristallo è un modo di vedere le cose secondo me. Immaginate: essere chiuso in una stanza in cui devi prestare massima attenzione ai tuoi movimenti, a come ti giri su te stesso, perché potresti rompere le cose. Allo stesso tempo, in questa stanza, sei protetto e vedi chiaramente tutto quello che succede fuori. Si tratta di trovare, ad ogni passo, il più delicato punto di equilibrio. Si tratta di imparare a starci dentro. E’ una sensazione strana, un po’ fastidiosa. Un po’ come il tema del brano. La struttura armonica non è semplice. I musicisti mi hanno spesso fatto notare che scrivo in un modo apparentemente semplice, ma che all’atto pratico eseguire i miei brani e renderli, specialmente in fase di solo, non è cosa semplice. Questo modo di vedere il mondo attraverso una stanza di cristallo emerge soprattutto quando le cose non mi quadrano e mi danno fastidio. Essendo un tipo diretto, spesso mi devo contenere nelle parole e la cosa mi rende sofferente, così come stare chiuso in una stanza.
Family Warmth – La scrittura di questo brano è connessa a un pensiero immaginifico, che poggia su esperienze reali. Ho voluto guardare la famiglia in due prospettive: quella della famiglia accogliente e quella in cui si compie l’opposto. In maniera molto profonda, ho sentito i suoni del quotidiano, della tavola alla sera ed ho colto i riflessi che influenzano la vita di una persona in ragione della famiglia che ha avuto. Così è nato questo brano, cui sono particolarmente legato anche perché rinnova in me il piacere di aver avuto al mio fianco, quale ospite esecutore ed improvvisatore, Marco Tamburini. Al suono della sua tromba affido la cura di certe mie emozioni ed il compito di tenere vivo il suo prezioso ricordo.
My Sensory Emotions, l’ultima traccia, è un mio marchio di fabbrica. Uso la mia voce per riassumere il viaggio fatto assieme e descrivo, a parole, alcuni elementi del percorso che fanno chiarezza sulle songs ascoltate. Diciamo che mi diverto a chiudere con il colpo di scena, a parole mie… grazie a tutti“.
Appuntamento domani sera al New Around Midnight in via Bonito 32, Napoli.
Ingresso libero con consumazione obbligatoria.
Parcheggio convenzionato.
Per info e prenotazioni: 348.4811722
Ester Veneruso