Mercoledì 30 dicembre alle ore 10.30 presso il Centro Sportivo Arci Scampia di via Fratelli Cervi, la Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini incontrerà i ragazzi del progetto Made in Scampia. Affiancherà la Presidente l’Onorevole Davide Mattiello della Commissione Antimafia.
La Presidente Boldrini ha già ricevuto i responsabili del progetto Made in Scampia, Rosario Esposito La Rossa e Maddalena Stornaiuolo a Montecitorio e in quell’occasione i due giovani hanno donato alla Presidente la scatola “Made in Scampia“, simbolo del riscatto positivo del quartiere e invitato la Boldrini a visitare Scampia, incontrando persone che tutti i giorni operano sul territorio. Promessa mantenuta. Mercoledì centinaia di bambini del territorio, associazioni, la compagnia Vodisca Teatro, la casa editrice Marotta&Cafiero e la Scuola Calcio Arci Scampia accoglieranno in festa la Presidente.
Sarà l’occasione per ritornare a parlare del progetto Made in Scampia, che ha girato in lungo e in largo l’Italia, mostrando alla penisola che è possibile fare economia sociale, green e popolare partendo dal basso.
La Presidente visiterà il Centro Sportivo Arci Scampia, ex stanza del buco e oggi Centro Sportivo d’eccellenza nazionale che ospita 600 ragazzi del territorio, 3 campi in erbetta sintetica e pannelli fotovoltaici. Da poco il Centro ospita anche una squadra femminile la Dream Team – Arci Scampia, giovani donne del territorio che aspetteranno in campo la Presidente per un simbolico calcio d’inizio.
Alla Boldrini saranno donati tutti i libri pubblicati dalla casa editrice Marotta&Cafiero, che da oltre 5 anni pubblica libri a Scampia a prezzi popolari, su carta riciclata certificata e con inchiostri non inquinanti.
La visita della Presidente continuerà presso il Commissariato di Scampia, dove incontrerà le Forze dell’Ordine e visiterà la Stanza di Alice, struttura dedicata alle donne che subiscono violenza. Infine ultima tappa alla Stazione dei Carabinieri di Scampia.
Il progetto Made in Scampia, con la visita della Boldrini, accende a livello nazionale i riflettori sull’economia sociale del quartiere che nonostante le guerre di camorra non ha mollato, ma si è trasformato in una fucina di idee imprenditoriali e non solo.
Ester Veneruso