Così come l’anno scorso con “La notte dei licei classici”, anche questo fine settimana di metà gennaio, il liceo classico Giuseppe Garibaldi, sito nella struttura della Dante Alighieri che domina piazza Carlo III , è rimasto aperto sabato pomeriggio per gli Open Day: una manifestazione che richiama l’attenzione dei genitori per le prossime iscrizioni liceali. La redazione di Napolinews24 è stata presente all’Open Day di ieri pomeriggio: i corridoi erano gremiti ed i ragazzi, sollecitati dalle domande di grandi e piccoli sull’offerta formativa del liceo, erano preparati e organizzati. Abbiamo intervistato, per l’occasione, Ciro Carrelli, uno dei rappresentanti d’istituto.
Quali sono stati i presupposti fondanti l’open day di sabato pomeriggio?
Il presupposto fondamentale dell’open day di sabato pomeriggio è stato quello di far capire ai genitori che il Liceo Classico non toglie la vita sociale ai loro figli ma che anzi cerca di dar loro quanto più spazio possibile alla loro creatività, partendo dalle capacità dei ragazzi stessi. Proprio per questo, insieme alla professoressa Auzino, abbiamo pensato di inscenare un pezzo della Medea reinterpretato dagli alunni. La nostra scuola offre tantissime opportunità e non toglie nulla, anzi attraverso un percorso di studi variegato e ricco come quello del nostro liceo, unico d’altronde ad avere una sezione sperimentale di tedesco, i ragazzi possono affrontare al meglio qualsiasi facoltà universitaria una volta diplomati.
Che riscontro avete avuto da parte degli insegnanti quando avete proposto loro quest’idea?
Noi rappresentanti abbiamo la fortuna di essere affiancati da un corpo docenti particolarmente dinamico e disponibile, pertanto non è stato difficile realizzare questo evento, primo di una lunga serie.
Noi rappresentanti abbiamo la fortuna di essere affiancati da un corpo docenti particolarmente dinamico e disponibile, pertanto non è stato difficile realizzare questo evento, primo di una lunga serie.
C’è stata una buona risposta da parte dei genitori?
Grazie alla collaborazione di tutti gli studenti, siamo riusciti a diffondere gli inviti in poco tempo a molti ragazzi interessati e fortunatamente è stato un successo. E’ da sottolineare anche la presenza di un vero e proprio iter all’interno dell’open day con il quale, tappa dopo tappa, i ragazzi e i genitori hanno potuto esperire in maniera assoluta le principali materie che ogni giorno affrontiamo tra i banchi.
Grazie alla collaborazione di tutti gli studenti, siamo riusciti a diffondere gli inviti in poco tempo a molti ragazzi interessati e fortunatamente è stato un successo. E’ da sottolineare anche la presenza di un vero e proprio iter all’interno dell’open day con il quale, tappa dopo tappa, i ragazzi e i genitori hanno potuto esperire in maniera assoluta le principali materie che ogni giorno affrontiamo tra i banchi.
L'”Open Day” è un diamante sulla corona di una serie di iniziative già ideate e concretizzate dall’inizio di quest’anno: la squadra di rugby, lo stage per le terze medie, ma soprattutto la cogestione di dicembre. Oltre ad essere sintomo di una buona sinergia tra voi rappresentanti, è anche indice di fiducia da parte degli insegnanti?
Quest’anno la nostra scuola ha cercato di aprirsi quanto più possibile a diverse attività. La cogestione è stato sicuramente uno degli eventi più importanti e ha fatto sudare parecchio sia noi rappresentanti sia tutte le persone coinvolte, ma siamo stati ampiamente ripagati dai consensi degli studenti e dai complimenti ricevuti da tutto il corpo docenti e dalla preside stessa. Per cercare di mostrare il nostro lavoro all’esterno ci siamo aperti molto anche ai social condividendo foto con gli ospiti che si sono mostrati ben contenti di partecipare alla cogestione. Tutto ciò non sarebbe mai stato possibile senza la collaborazione degli insegnanti insieme ai quali abbiamo creato un’impeccabile lavoro di squadra che siamo certi durerà a lungo.
Michele Bellame