Venerdì 22 e sabato 23 alle ore 21 e domenica 24 aprile 2016 alle ore 19 in scena presso lo spazio ZTN, gli attori Nina Borrelli e Peppe Carosella grazie alla regia di Diego Fornari presenteranno “Chez les Fourier”, riadattamento di Danila Sanniola allo spettacolo “Aprés l’amour” di Daniel Soulier.
La storia racconta di una coppia di anziani pensionati che vive o piuttosto sopravvive. Il tema è la lotta tra due poveri. Di quelli che vivono al di sotto delle proprie possibilità, per mancanza di immaginazione, ma soprattutto per mancanza di immaginario, di quelli che risparmiano perché “non si sa mai”, “nel caso che”, “semmai…”.
Hanno attraversato la vita e si avvicinano alla morte con una notevole uguaglianza di sentimenti, un coraggio irremovibile, abituati come sono al dolore e alla miseria.
“Non c’è bisogno di occhiali da sole, basta guardare a terra”. Lui si rifugia nel comunismo, la sua unica passione, lei si lamenta continuamente sia della pioggia che del sole. Si crede in questi personaggi, ci si attacca alla loro pelle, si entra direttamente nella storia. Il teatro è intimo, tutto si svolge in un salotto. Sono lì, parlano, litigano. Semplici attori che parlano come si potrebbe farlo nella vita, senza fronzoli, onestamente.
Chez les Fourier è uno spettacolo allo stesso tempo divertente, toccante, poetico. Si esce col sorriso. Ma ci pone alcune domande circa il nostro modo di vivere, come per esempio “……”?
Note di regia
La capacità di produrre immagini è l’elemento comune tra radiodramma e teatro che più ci ha interessato in questo lavoro. Il radiodramma può essere considerato come una iconoteca, come una stanza in cui si producono, si ricevono e si consumano immagini. La sua cifra consiste nell’ascolto, quindi le immagini sono senz’altro mentali, dato che per la mente umana non esistono sostanziali differenze tra immagini provenienti dall’esterno e immagini. Se c’è differenza essa esiste solo nella parte più superficiale del processo cognitivo, la coscienza. Il radiodramma sconfina sempre nel regime scopico abitualmente attribuito alle arti figurative e al teatro, generando immagini vivissime dalle possibilità evocative illimitate. Se c’è differenza è nell’interazione con lo spettatore. Mentre a teatro è sempre possibile costruire un rapporto bidirezionale tra palco e platea, la radio complica la situazione: la relazione tra l’opera e l’ascoltatore diventa monodirezionale.
Il radiodramma “Chez les Fourier” lancia una sfida che ho scelto di cogliere partendo dal testo di Daniel Soulier. Ciò che avvicina questo lavoro alla radiofonia è un comune desiderio di riuscire a vedere attraverso il suono: attraverso il suono realizzare lo sguardo, la visione, cioè il teatro. Inoltre entrambi non aspirano ad essere “capiti”, ma accolti, come ogni fatto misterioso e forte. La parola viva occupa sempre uno spazio, ha veste e colore e un suono imprevedibile. Ci sono tuttavia delle differenze tra teatro e radiodramma che vanno rispettate e sulle quali non va fatta confusione. Il radiodramma porta con sé la forza e la potenza delle parole il cui significato è preponderante come all’interno di una poesia, dove la parola e il suono sono allineati. Le parole che si pronunciano sono prima di tutto suoni che producono immagini.
“Una voce deve permetterti di vedere un corpo”. Ciò che mi ha affascinato è stata soprattutto la sfida che la coesistenza coerente tra i due mondi pone: contemplare entrambi gli aspetti, quello del radiodramma e quello del teatro, compenetrando visione e racconto.
Quando ci si avvicina all’arte del radiodramma la prima sensazione che si prova è quella di essere un po’ come degli intrusi. Ma ciò che affascina, ciò che gli consente di suscitare nuovi interessi, è la possibilità di raccontare in sé, la possibilità di aprire a tante realtà altre, suggerire prospettive diverse, di mentire e di destabilizzare piuttosto che incantare. BUON ASCOLTO. Danila Sanniola
Lo spazio ZTN si trova proprio a piazza Dante a Napoli, per arrivarci basta percorrere pochi metri nel vicoletto di fianco alla rosticceria ‘Vac e press‘, proprio di fronte l’uscita della metro, dove c’è anche il celebre bar Mexico.
Per info e prenotazioni: 340.6668946.
Ester Veneruso