Il Goethe-Institut di Napoli d’intesa con l’Università degli Studi di Salerno e l’Associazione A Voce Alta il 3 e 4 maggio 2016 ospiterà la scrittrice ucraina di adozione berlinese Katja Petrowskaja. Arriva da Berlino per presentare il suo romanzo d’esordio Vielleicht Esther (Suhrkamp Verlag, 2014; in Italia: Forse Esther, trad. di Ada Vigliani, Adelphi, 2014), celebrato dalla critica e dal pubblico.
In questo libro l’autrice dimostra di saper fondere con sapiente grazia narrativa vicende storiche e frammenti autobiografici, intraprendendo un viaggio, a un tempo reale e metaforico, attraverso i drammi del Novecento, nel tentativo di ricomporre il variopinto mosaico di una famiglia dilaniata dai conflitti del tempo.
Martedì 3 maggio 2016, ore 11: Università degli Studi di Salerno/ Campus di Fisciano, Biblioteca di Studi Letterari e Linguistici.
L’incontro con la scrittrice presso l’Università di Salerno è a cura delle germaniste Lucia Perrone Capano e Silvia Palermo.
Mercoledì 4 maggio 2016, ore 17: Museo Pignatelli, Riviera di Chiaia 200, Napoli
All’incontro presso il Museo Pignatelli inserito nella rassegna Un museo da leggere intervengono Eleonora Di Blasio (nata a Napoli nel 1985, lavora presso la Fiera del Libro di Francoforte nel settore dell’editoria internazionale) e la direttrice del Goethe-Institut Neapel Maria Carmen Morese. L’ingresso Museo Pignatelli è di 2,50 euro (libero per studenti e corsisti del Goethe-Institut).
BIOGRAFIA KATJA PETROWSKAJA
Nata a Kiev nel 1970, Katja Petrowskaja studia Lettere e Slavistica all’Università di Tartu, in Estonia, e dopo una serie di studi di ricerca alla Stanford University e alla Columbia University, si laurea a Mosca. A quasi trent’anni si trasferisce a Berlino, dove inizia a lavorare come giornalista per testate russe (Snob) e tedesche (Neue Zürcher Zeitung e taz). Vincitrice nel 2010 di una borsa di ricerca della Fondazione Robert Bosch per la realizzazione della sua opera prima, nel 2013 si aggiudica il premio Ingeborg Bachmann con un capitolo del suo romanzo d’esordio “Vielleicht Esther”, pubblicato per intero nel 2014 presso la casa editrice Suhrkamp (Forse Esther, Adelphi, 2014).
Scritto direttamente in tedesco, il romanzo è la tangibile testimonianza di come in lei si coniughino diverse culture: russa, ucraina, tedesca ed ebraica. Il libro racconta lo sterminio degli ebrei a Kiev per mano dei nazionalsocialisti attraverso la storia di Esther, figura ispirata alla bisnonna dell’autrice che nel 1941 fu deportata e assassinata nel massacro di Babij Jar.
Salutato dalla critica come un capolavoro, nel 2014 il romanzo ottiene una nomination al premio della Fiera del libro di Lipsia e l’aspekte-Literaturpreis. Nel 2015 gli viene consegnato il premio Ernst Toller e il Premio Strega Europeo.
Ester Veneruso