Per chi ancora non ne avesse avuto l’opportunità in questi giorni di festa, Il Museo del Giocattolo di Napoli rimarrà aperto ogni venerdì dell’anno, per dare la possibilità a ogni cittadino di rivivere il passato, spolverando i ricordi tra legno e latta. Già dal 21 Dicembre, in Via Suor Orsola, presso l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa sono in mostra svariate collezioni: dalle bambole alla militaria, dai giocattoli di latta a quelli di legno, dalle bambole ai giochi da tavola…c’è n’è veramente per tutti i gusti. Il Museo del Giocattolo nasce dall’incontro tra uno dei principali centri di studi e ricerca nel campo dell’educazione e dell’infanzia, qual è appunto, l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, e una delle più raffinate collezioni di giocattoli antichi presenti sul territorio italiano, quella di Vincenzo Capuano, docente di Storia del Giocattolo presso la Facoltà di Scienze della Formazione. Vista, in passato, la maggiore collocazione di significative fabbriche di giocattoli esclusivamente nel Nord d’Italia, Napoli resta ancora oggi ai margini sia del mercato che del collezionismo. Va però ricordato che la città è da sempre terreno privilegiato di espressione e ricerca nel campo del gioco e della fantasia. Il Museo del Giocattolo di Napoli prevede un duplice obiettivo. Il primo mira a portare Napoli al pari delle grandi città italiane ed europee, grazie all’esposizione al pubblico della ricca collezione, con lo scopo di sensibilizzazione all’arte. In secondo luogo prova ad avviare una riflessione sul grande contributo formativo del giocattolo, così come si è andato sviluppando nei secoli, sui valori e sui modelli a esso attribuiti e sull’uso del tempo nell’infanzia, puntualizzando e criticando come invece, quest’ultimo, viene oggi utilizzato dai più piccoli.