Venerdì 30 settembre e sabato 1 ottobre, alle 21.30 presso la Galleria Borbonica, sarà presentato alla stampa e al pubblico il secondo lavoro discografico dei Quartieri Jazz dal titolo “Le 4 Giornate di Napoli”.
Il chitarrista napoletano dei Quartieri Spagnoli dopo il successo del primo disco ‘E strade cà portano a mare” (che ha entusiasmato così tanto il pubblico da essere ristampato), affronta una nuova sfida all’insegna della consapevolezza e della rivalutazione dell’identità partenopea, attraverso la fusione tra la napoletanità dei vicoli in cui vive l’artista, e il jazz manouche dei caposcuola come Reinhardt e Rosenberg, proseguendo così sulla strada del genere coniato… Il NEAPOLITAN GIPSY JAZZ.
L’album contiene 10 brani tra cui due cantati e tantissimi ospiti e co-autori: Galleria Borbonica (scritta a quattro mani con Alberto Santaniello), Le 4 giornate di Napoli, Maradona a Napoli (composta e suonata da Paolo del Vecchio, maestro di Mario Romano), Cammen, Tarantango (dedicata a Massimo Troisi), Vesuvia, Stazione Vesuvio (composta da Luigi Esposito), Lungomare Liberato che ospita il sax di Riccardo Veno, Canzone Arrabbiata cantata dalla grandissima Brunella Selo, e in chiusura l’omaggio al grande Pino Daniele con Lazzari Felici e la splendida voce di Fabiana Martone.
Citiamo inoltre Alessandro De Carolis ai flauti, Gianfranco Campagnoli tromba e flicorno, Lello Carotenuto al trombone, Piero De Asmundis al rhodes, Davide Maria Viola al violoncello, Pasquale Benincasa alle percussioni, Agostino Mennella alla batteria e la straordinaria partecipazione del coro della “Scuola di Musica Spazio Ztl” di Marco Zurzolo, diretto da Manuela Renno.
Un disco ispirato al sentimento di “Unione e Ribellione” di quel settembre del ’43, dove i napoletani, senza distinzione di classe, imbracciarono le armi in una rivolta spontanea e scacciarono il nemico nazista. E come ieri, oggi spira in città una forte voglia di riscatto e cambiamento, ma oggi è necessario imbracciare le armi della cultura e cavalcare questa nuova “Rivoluzione Napoletana” partita dal basso, facendo “Resistenza Culturale”.
Nell’ambito del suo percorso artistico dall’uscita del primo album (gennaio 2013) Mario Romano ha deciso di puntare sul gemellaggio con i luoghi simbolo del territorio e della valorizzazione culturale. Palazzo Venezia, Galleria Borbonica, Museo del Sottosuolo, Villa Pignatelli, Palazzo Zapata, Chiesa di Sant’Aniello a Caponapoli, Casina Vanvitelliana e altri, sono alcuni dei siti che ospitano a rotazione i concerti di questo progetto, e che con costanza e tenacia, valorizzano l’arte e la cultura a 360 gradi.
A fare gli onori di casa nell’ottimo progetto grafico di Maria Dalmotto (presso la Full Heads) tra le meravigliose foto di Marina Sgamato, i commoventi scritti dell’avv. Enzo Sabatasso, amico d’infanzia già presente nel lavoro precedente, e lo scrittore partenopeo Luca Delgado, anch’egli impegnato nel #Riscetamento della città, regalandoci due pagine su “Le 4 giornate di Napoli”, ma soprattutto su di una “Quinta Giornata”, all’insegna della lotta e di un nuovo “Riscatto Napoletano”
IL CONCERTO – Ad affiancare Mario Romano alla chitarra classica e mandola, i fidi compagni di sempre: Luigi Esposito al piano, Ciro Imperato/Dario Franco al basso ed Emiliano Barrella alla batteria. Oltre ai nuovi brani la band eseguirà anche degli evergreen del loro repertorio.
Special guests i flauti di Alessandro De Carolis, la voce di Brunella Selo e Fabiana Martone.
Ospite e relatore della presentazione Luca Delgado e il dolce nipotino Lorenzo Romano, mascotte e volto di questa nuova avventura.
LA LOCATION – Il primo amore non si scorda mai: dalla Galleria Borbonica, infatti, è partita la sperimentazione del gemellaggio tra la musica ed i luoghi d’arte della band, con la presentazione del primo disco “E strade ca portano a mare” (gennaio 2013), ed al primo amore si tornerà.
L’antro da cui cominciare questo viaggio nel “Ventre di Napoli” è quello che dà accesso a questo traforo sotteraneo commissionato nel 1853 da Ferdinando II di Borbone all’architetto Errico Alvino, una galleria che collegasse il Largo della Reggia (odierna Piazza Plebiscito) a piazza della Vittoria, passando al di sotto della collina di Pizzofalcone.. Il percorso, nel secolo successivo, fu abbandonato, fino a quando durante la Seconda Guerra Mondiale alcuni ambienti sotterranei furono adoperati e allestiti come rifugio antiaereo dal Genio Militare, elettrificati e forniti di brandine, arnesi da cucina e una serie di latrine. Nel ricovero antiaereo infatti poteva accadere che i napoletani rimanessero anche per molti giorni. Nel dopoguerra fino agli anni settanta fu adibito a deposito giudiziario comunale dove fu ricoverato vario materiale. Durante il percorso i visitatori potranno ammirare, quale suggestiva cornice, frammenti di statue, ed auto e moto d’epoca ritrovate sepolte sotto rifiuti e detriti ed oggi resi nuovamente accessibili alla conoscenza grazie al lavoro svolto dal presidente dell’Associazione Borbonica, Gianluca Minin ed il vicepresidente Enzo De Luzio, che nel corso del tempo, con l’aiuto di guide esperte e numerosi volontari, hanno proceduto all’operazione di scavi e pulizia del sottosuolo napoletano.
Ingresso Galleria da Via Domenico Morelli
Dove parcheggiare:
• Parcheggio Morelli – Via D. Morelli n° 40 – Telefono: 081.19881166 – (convenzionato)
• Garage Santopaolo – Via Santa Maria a Cappella Vecchia – Telefono: 081.2471287
• Garage Chiatamone – Via Chiatamone n° 26 – Telefono: 081.7642863
LA FORMULA – La serata prevede l’apertura dei cancelli alle ore 21.00 per chi volesse anticiparsi per lo sbigliettamento, e in seguito la formazione di gruppi per la passeggiata al “Percorso Standard” della galleria, accedendo così alla “Cava Bianca”, dove si terrà una breve presentazione e introduzione al concerto dei Quartieri Jazz.
Il contributo organizzativo è di 15 €
Il disco sarà in vendita a fine evento al prezzo di 10 €.
Per informazioni e prenotazioni: 340.4893836 – quartierijazz@live.it.
Ester Veneruso