È stato il Vesuvio, uno dei simboli napoletani più conosciuti nel mondo e una delle figure costanti nella sua produzione artistica, a portare Gennaro Regina e la sua sconfinata creatività fuori dall’Italia, rendendolo un artista amato e “collezionato” soprattutto negli Stati Uniti. Correva l’anno 2011 quando il Pan, Palazzo delle Arti di Napoli, aprì i suoi spazi all’“Urlo del Vesuvio” di Regina, una mostra straordinaria, un grido di denuncia di una Napoli stanca di subire e di stare a guardare, lanciato attraverso le tele, in un gioco di immagini e parole che immediatamente richiama il piglio fortemente comunicativo e pubblicitario di Andy Warhol.
“Ritrovarmi sul Vesuvio è stata un’emozione esplosiva di cui riesco a raccontare poco – afferma l’artista Gennaro Regina, che stamattina ha presentato in preview per la stampa il docucorto d’arte “Suriezione”, realizzato con il patrocinio morale dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio – Ero davanti all’enorme tela, sul gran cono del Vesuvio e avevo preparo tutto, pitture e pennelli. Poi è partita la musica, sono caduto in trance, e ho iniziato a intingere le mani nei colori. Ero rapito dalla maestosità del Vesuvio e trascinato dalla musica selezionata da Roberto Funaro. Quando tocco il quadro ci sento la sabbia del Vesuvio che si è mischiata alla pittura e che ha preso parte all’opera stessa, grazie al vento. Quel vento che sin dalla mattina del sopralluogo aveva creato un’atmosfera surreale”.
“Da produttore esecutivo del docucorto d’arte “Suriezione” ho cercato di riunire in un unico luogo e in un unico lavoro il meglio che l’avanguardia napoletana potesse riunire – afferma Roberto Funaro – Mentre Gennaro dipingeva, ho selezionato per lui sonorità elettrojazz e produzioni tedesche, inglesi, ma anche napoletane. Quella che poi ho scelto di inserire come colonna sonora di “Suriezione”, è napoletana, del musicista, arrangiatore, batterista ma anche polistrumentista, Salvio Vassallo. Per il mio background personale, con “Suriezione” ho il primato di essere l’unico dj ad aver suonato sulla bocca di un vulcano e ho vissuto un’esperienza mistica: un tripudio di suoni, colori, energia, a cui sono onorato di aver partecipato”.
Gennaro Regina è “l’artista del Vesuvio”. E il Vesuvio lo ha voluto incontrare e dipingere dal vivo, scegliendo di dar vita a una performance magnifica in cui la pittura segna, su tre grandi tele, un’unione e una commistione di colori affascinante. Con lui, sul gran cono del Vesuvio, Roberto Funaro, produttore esecutivo di “Suriezione” e dj della performance che diventa un docucorto d’arte, in cui si osserva la magia della creatività di Regina. Come nasce dalle sue mani il Vesuvio, quali sono i movimenti che compie, come unisce i colori e come dà forma alle sue idee in un crescendo di entusiasmo e amore che non divorano la sua personalità ma la assecondano e la rendono esplosiva.
“Suriezione”, curato nella regia da Giandomenico e Fabrizio Acampora, è stato realizzato con il patrocinio morale dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, rappresentato, durante la proiezione in anteprima per la stampa, dal presidente Agostino Casillo; ed è interamente auto prodotto da Voyage Pittoresque Factory, la galleria di Regina dove si respira Napoli in tutte le sue essenze e simboli, a cui, viene data una lettura internazionale.
Il nome dell’opera “Suriezione”, scelto da Gennaro Cirillo, digital strategist VP Factory, trae spunto da un concetto dell’insiemistica e indica una corrispondenza univoca tra due insiemi, secondo la quale a ogni elemento del secondo corrisponde almeno un elemento del primo. E così, se immaginiamo il Vesuvio come uno degli elementi del primo insieme e Gennaro Regina come uno degli elementi del secondo insieme, ritroviamo corrispondenza e appartenenza dell’artista al Vulcano napoletano.
La proiezione di “Suriezione” diventa anche occasione per mettere in mostra negli spazi di VP Factory i 100 Vesuvi più rappresentativi di Gennaro Regina, tra cui compare una grande tela dove dal gran cono del Vesuvio esce un enorme corno composto da tanti piccoli corni di terracotta, pronta a partire per l’Arizona.