In via Santa Lucia, a pochi passi dal palazzo della Regione, un doloso incedio ha tolto la vita ad Antonio Fiorillo. Inuitli i soccorsi, l’ottantaseienne è stato trovato morto all’interno dell’abitazione che divideva con la figlia. Diverso il destino della donna, immediatamente soccorsa e trasportata all’ospedale Fatebenefratelli, che ha riportato ustioni di secondo grado. Nella serata di ieri l’incendio ha travolto il civico 107, allarmando i vicini che sono subito intervenuti. “Abbiamo avvertito le urla e ci siamo precipitati. Non c’era niente da fare”, così raccontano preoccupati. I Vigili del fuoco sono subito accorsi sul luogo per domare le fiamme, accompagnati dalle forze dell’ordine. Agli occhi dei vicini, Antonio e la figlia risultavano due persone riservate, e tutti si chiedono come sia potuto succedere. La stanza in cui si trovavano padre è figlia è stata completamente distrutta. Secondo le prime ipotesi a provocare l’incendio l’esplosione di una bombola di gas, molto probabilmente innescata da una sigaretta o una semplice scintilla, trovata accanto al cadavere carbonizzato. Non ci sarebbe nessun danno alle strutture portanti e per gli altri inquilini del palazzo nella strada tra le più famose e affolate di Napoli non c’è stato bisogno di lasciare le proprie abitazioni. Mentre i caschi rossi erano impegnati a spegnere le fiamme il traffico è andato in tilt, vista la zona già solitamente trafficata nel fine settimana. Restano gravi le condizioni della donna, sotto continua osservazione, seppur fortunatamente fuori pericolo.