Lo Chiamavano Jeeg Robot è un perfetto mash up tra Romanzo Criminale e i supereroi della Marvel. Il risultato è straordinariamente convincente, la sospensione dell’incredulità è totale, in primis grazie all’ottima recitazione. Enzo, un bravissimo Claudio Santamaria, atipico supereroe di Tor Bella Monaca, cultore del porno in dvd, più incline ai furti che a salvare l’umanità, per proteggere Alessia(Ilenia Pastorelli), affetta da problemi psichici e convinta che egli sia Hiroshi Shiba, alias Jeeg Robot, è costretto a vedersela con il villain “Lo zingaro” Luca Marinelli, vera sorpresa del film. Figlio del cortocircuito tra generi, quello messo in scena da Marinelli è un surreale Joker in salsa pop anni 80 che si esibisce in Un’Emozione da Poco di Anna Oxa. Straordinario. Scritto e diretto benissimo, a dispetto del budget limitato per un film di fantascienza, il primo lungometraggio di Mainetti supera nettamente il precedente tentativo di genere di Salvatores, Il ragazzo Invisibile, dimostrando di aver imparato la lezione del cinema italiano e di quello americano e di saperle fondere meravigliosamente. In una parola: capolavoro.
JEEG VA, CUORE E ACCIAIO!
Andrea Ruberto