Successo di pubblico per la cerimonia di consegna dei riconoscimenti “Napoli è donna – Premio Lydia Cottone”, a cura di Terziario Donna Napoli.
Il salone della Confcommercio Napoli in Piazza Carità ha ospitato la mattinata dedicata all’artista partenopea scomparsa, Lydia Cottone, autrice, tra l’altro del monumento a Salvo D’Acquisto. Tante le ospiti premiate: la professoressa Annamaria Colao, l’attrice Rosalia Porcaro, la scrittrice Antonella Cilento e molte altre. Una grande festa dell’impegno e del lavoro femminile.
L’edizione 2016 del Premio ha avuto come tema il Mediterraneo. I riconoscimenti sono stati conferiti non solo a quelle donne che si sono contraddistinte, ciascuna nei propri ambiti, dando lustro e valore a Napoli ma che hanno guardato e guardano al Mediterraneo come luogo d’incontro di culture, di popoli, di ricerche, studi e anche di emozioni.
4 premi speciali, 9 premi di categoria e una novità: la premiazione di tre giovani donne talentuose segnalate dalle istituzioni e dagli enti interpellati da Terziario Donna Confcommercio Napoli: Denise Capezza (Spettacolo), Valentina Flaminio (Commercio e Innovazione) e Ada Natale (Letteratura).
Alla mattinata sono intervenuti: Pietro Russo, Presidente di Confcommercio Napoli, Arianna Cavallo, Presidente Terziario Donna Napoli e attraverso una diretta telefonica Patrizia Di Dio, Presidente Terziario Donna Nazionale.
I saluti finali sono stati affidati a Chiara Marciani, Assessora alle Pari Opportunità della Regione Campania, che ha aggiunto: “Le storie delle donne premiate oggi sono spunti di riflessione per le istituzioni. Valorizzare le donne e il loro lavoro soprattutto nelle professioni scientifiche ma anche nelle arti è importante e noi istituzioni cerchiamo di farlo”.
Daniela Villani, Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Napoli ha continuato: “Conciliare lavoro e famiglia non è semplice per le donne e il Comune sta lavorando in questo senso: più asili nido e più doposcuola.
Presente anche Alessandra Clemente, Assessora ai Giovani del Comune di Napoli.
“Questa iniziativa rappresenta un’ulteriore attestazione all’impegno spesso silenzioso delle donne. – aggiunge Pietro Russo, Presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia della Provincia di Napoli – Nelle nostre imprese ormai il numero delle imprenditrici ha superato quello dei colleghi maschi ed anche quando l’impresa è nelle mani di un uomo dietro c’è il lavoro di una donna nella veste di madre, di moglie, di collaboratrice.”
“Il premio è dedicato all’artista napoletana, Lydia Cottone – spiega Arianna Cavallo, Presidente Terziario Donna Confcommercio Napoli– una pittrice e una scultrice partenopea di rilievo ma spesso dimenticata, le cui opere sono sparse per il mondo ma pochi napoletani ne sono a conoscenza. Le donne rappresentano una parte importante del tessuto produttivo cittadino. Vogliamo restituire valore a tutte quelle donne che lavorano in questa città, quelle note certo ma anche quelle poco note, è questo il senso del premio. Non bisogna però dimenticare le giovani leve che rappresentano il nostro futuro e un esempio da seguire”.
“Le donne rappresentano una risorsa fondamentale per la crescita e lo sviluppo economico. E’ proprio l’attuale crisi che impone di concentrarsi con maggiore attenzione sulla questione femminile e sul ritardo italiano nel processo di aumento dell’occupazione e dell’utilizzazione delle competenze delle donne. L’Italia è tra i paesi ad alto reddito quello che utilizza al minimo il potenziale di sviluppo legato al lavoro femminile, eppure studi autorevoli hanno rivelato che se nel 2030 la partecipazione femminile al lavoro raggiungesse i livelli maschili, la forza lavoro italiana crescerebbe del 7 % e il PIL pro capite crescerebbe di un 1% l’anno.
Credo che il Premio Lydia Cottone si inserisca a pieno titolo nella valorizzazione del potenziale femminile che spesso non è adeguatamente utilizzato. Noi diciamo donne motore della ripresa, insieme per muovere l’Italia. Senza crescita non c’è futuro e siccome senza donne non si cresce, senza donne non c’è futuro. Il nostro Paese, la nostra società, la nostra economia, non possono permettersi di tenere chiuso in soffitta, ad ammuffire, questo enorme potenziale di idee, talento, creatività, energia; questa fonte straordinaria di crescita e di sviluppo occupazionale, di benessere familiare e di coesione sociale, di imprenditoria aggiuntiva e finanche di irrobustimento della massa fiscale e previdenziale.
E visto che per affermare la partecipazione attiva da parte delle donne al lavoro abbiamo un problema di conciliazione e il nostro Paese non offre adeguate politiche familiari e di welfare, adeguati servizi di conciliazione famiglia-lavoro, abbiamo pensato ad una azione concreta attraverso una proposta che negli ultimi due anni si è tramutata in emendamento nelle ultime due leggi di stabilità, ma che poi non hanno trovato adeguato sostegno: una proposta sulla deducibilità fiscale delle spese sostenute dalle famiglie per l’aiuto domestico (baby sitter, badanti, collaboratrici domestiche ecc.) nell’ambito di un discorso per la promozione delle pari opportunità e al fine di incrementare la partecipazione delle donne alla crescita e favorire la ripresa”. Patrizia Di Dio, Presidente Terziario Donna Nazionale.