Sabato 3 dicembre alle ore 11 presso il cinema Vittoria a Napoli la casa editrice Homo Scrivens presenterà il volume “Faximile 101 Riscritture di opere letterarie” della collana Polimeri. L’antologia è la nuova edizione ampliata della prima versione del 2005. “Si tratta di un’antologia della riscrittura: più di cento testi per più di sessanta compilatori provenienti da tutta Italia che hanno voluto omaggiare la grande letteratura di tutti i tempi e luoghi, fornendone una nuova versione.“. Commenta Giancarlo Marino, uno dei compilatori e docente di scrittura della bottega di Homo Scrivens, e continua dicendo: “Con uno spirito giocoso, che vuole emulare i classici che abbiamo amato ma mai porsi in concorrenza“.
All’anteprima napoletana intervengono gli autori della Compagnia di Scrittura e il giornalista Vincenzo Esposito. L’incontro sarà moderano dall’editore della Homo Scrivens Aldo Putignano e Giancarlo Marino. Con la partecipazione straordinaria di Dante Alighieri.
Vi proponiamo un assaggio del Manifesto della riscrittura, che troviamo nel testo:
“Tota litertura è syempre rescrittura. Come scrisse uno scrittore inesistente. Riscrittura dei propri pensieri, dei ricordi, delle emozioni, dei libri già vissuti… Tutta l’arte conosce conosce l’altra arte, anche quella che mai si rese nota. E noi cosa inventiamo? Le solite storie d’ogni giorno. La riscittura è un invito alla lettura. Affinchè l’arte non ti scorra addosso e possa agire”.
Il libro sarà presentato a Roma l’8 dicembre alla Fiera Più Libri più Liberi.
Ogni scrittore del volume si è impegnato a interpretare il testo, ma ha anche fatto sua scheda di riscrittura che spiega al lettore quale testo è tratto il brano e anche che tipo di manipolazione ha avvenuta, in sintesi cosa è stato cambiato rispetto all’originale.
Una delle “sfide” con coi si è divertito per esempio l’editore Aldo Putignano rileggendo lo scrittore Daniel Pennac.
E se, almeno una volta, non fosse lui, Bengiamine Malassène, il capro espiatorio? Cosa cambierebbe? Il memorabile inizio del Paradiso degli orchi, romanzo di Daniel Pennac, si potrebbe riscrivere più o meno così.
Un diavolo in Paradiso.
Sono qui e mi basta meno di un secondo per capire che Lehmann è al lavoro da un pezzo. Sta spiegando alla cliente che è interamente colpa mia. La signora lo guarda impassibile, mentre una muta indignazione si dipinge sul suo volto. Non ce la caveremo facilmente questa volta”.
Un appuntamento irrinunciabile. Si prospetta una presentazione esilarante, tanti brani riscritti che potrebbero poi rivelarsi ottimi consigli di lettura.
Non ci resta che segnare in agenda e a sabato.
Emilia Ferrara