ARKEDA ha chiuso ieri sera la sua tre giorni di lavori alla Mostra d’Oltremare e lo ha fatto con un risultato superiore alle attese.
La Mostra Convegno dedicata all’Architettura, al Design, all’edilizia e all’Arredo, riservata agli operatori di settore, in scena presso l’ente fieristico di Napoli dal 2 al 4 dicembre 2016, ha visto raddoppiare infatti i visitatori rispetto al numero della scorsa edizione, con un aumento del 30% anche degli espositori.
Un successo inaspettato nei numeri ma auspicato, legato alla proposta presente alla Mostra d’Oltremare, dove è stata messa in risalto soprattutto l’eccellenza del design, evidenziata da mostre esclusive come quella dell’ADI sulla Napoli Design Collection già presentata in Cina e soprattutto la più recente collezione di Cleto Munari, vera star di Arkeda 2014.
Organizzatori dell’evento l’azienda Progecta srl, mentre gli allestimenti sono stati affidati alla PLANET STAND CREATION SRL, azienda leader nel settore degli allestimenti.
La manifestazione è stata organizzata con il patrocinio degli Ordini degli Architetti, degli Ingegneri, delle Associazioni di Design e delle Università, numerosi corsi di aggiornamento con rilascio di crediti formativi, workshop e dibattiti.
L’Architettura ed il Design in questo momento di grandi trasformazioni sono di fronte ad una svolta. In questa epoca di frenetica accelerazione dei ritmi di espansione tecnica, di progressivo utilizzo del suolo e delle altre risorse del pianeta, di sovrapproduzione, di affermazione delle logiche puramente economiche ci si chiede quali sono le rotte da seguire per la costruzione e la produzione sensata e duratura della società e del mondo umano. Continuare a costruire, in modo ecologico, continuare a produrre varietà di cose ed oggetti in maniera responsabile ed innovativa, oppure fermarsi e riassemblare rivisitare e recuperare l’esistente?
Comprendere la rotta da seguire è un’operazione rischiosa e difficile per l’agire professionale ma la prima risposta è certamente nella cultura architettonica. La centralità del pensiero ar- chitettonico, l’importanza dello studio preliminare e di conseguenza subordine a questa priorità la produzione e la costruzione, rappresenta la scelta più importante ed inciderà pesantemente sull’economia umana. Educare il mercato all’Etica della produzione attraverso l’analisi e la ricerca preventiva per un posizionamento consapevole della produzione e della costruzione.
Economizzare, recuperare, rivisitare e riassemblare, ma anche produrre il nuovo in maniera responsabile, intelligente ed innovativa, capendo i nuovi modi di vivere, anticiparli e facilitarli, queste sono le operazioni che devono sovrintendere il nostro fare.
Arch. Roberto Cappelli