Chris Kyle è un giovane texano cresciuto in una famiglia molto religiosa, fin da piccolo amante della caccia e del rodeo, con uno spiccato sentimento patriottico. Divenuto un indomabile cowboy da rodeo e un vero asso nel tiro al bersaglio, resta scosso dagli attentati alle ambasciate americane in Kenya e Tanzania e decide di mettere le sue abilità l servizio della patria, arruolandosi nel 1999 nei Navy SEAL, corpo d’elite della Marina degli Stati Uniti. Suo padre era solito dirgli che al mondo esistono tre tipo di persone: le pecore, i lupi e i cani da pastore, gruppo quest’ultimo in cui si identifica. Riuscirà infatti ad ottenere senza alcun problema l’abilitazione, distinguendosi nel corso di addestramento per le abilità da cecchino maturate nei tanti anni di caccia. Operativo del 2003, nell’arco di sei anni diventa una vera e propria leggenda, totalizzando il numero di centosessanta uomini abbattuti. Tornato a casa dalla propria famigli nulla sarà più lo stesso.
In American Sniper, il nuovo film di Clint Eastwood, è messo in scena un tema molto trattato. Non sono poche infatti le pellicole a tema bellico, soprattutto quelle che, in particolare, raccontano la difficile reintegrazione sociale dei reduci di guerra. Eastwood però racconta la storia di Chris Kyle con il suo consueto stile al quale ci ha abituato negli anni, così che già ad un primo sguardo è riconoscibilissimo il suo tratto. Il film è stato tuttavia accompagnato da una valanga di critiche perché, a detta di alcuni, la storia vera della leggenda della marina Chris Kyle assumerebbe i tratti di una propaganda per l’esercito americano. Tra i più importanti sostenitore di questa tesi si segnalano il regista Micheal Moore e l’attore Seth Rogen che hanno attaccato duramente la pellicola tramite i social network. Sorvolando sulle critiche, condivisibili o meno, il film è di ottima fattura. Una regia solida, accompagnata da un’ottima fotografia, ci catapulta nelle zone di conflitto, tenendo perennemente lo spettatore con il fiato sospeso. Da evidenziare l’ottima interpretazione di Bradley Cooper, che ancora una volta si conferma un grande attore e si conferma una delle stelle più luminose dello star system di Hollywood.
Andrea Ruberto