14 Febbraio, San Valentino, per tutti la festa degli innamorati, ma a Napoli è qualcosa in più. Oggi gli auguri più grandi, non vanno alle coppie felici, che dovrebbero amarsi così ogni giorno, ma vanno a lui, quel bomber che ha contribuito a portarci lontano: Edinson Cavani. Quale giornata migliore per festeggiare il suo 25° compleanno?! Il Matador, che in poco più di un anno è riuscito a fare innamorare tutti, dedicherà la giornata a quelli che per lui sono gli amori della sua vita: la moglie Maria Soledad e il piccolo Bautista. Finalmente, in questo giorno speciale è tornato il sorriso sulle labbra dell’uruguaiano che, dopo il periodo no della squadra partenopea, ha riacceso nuovamente le speranze di rosa, società e tifosi. Ieri si sono riaperte le danze, il primo passo per un nuovo inizio, quello di cui si parlava ormai da una vita. La “rottura”, a cui tutti hanno fatto riferimento, pare si sia risanata, seppur mai considerata così dal mister e dall’intero club. Il Chievo, la bestia più nera che ci sia per il Napoli, è tornato a casa senza conquistare punti. Un 2-0 secco e deciso, perchè come ha sostenuto lo stesso Mazzarri, bisognava tornare in campo con il cuore, piuttosto che con un tentativo di gioco perfetto. La perfezione non esiste, si sa, ma la voglia di vincere è tornata quella di una volta. Finalmente velocità e lucidità, i meriti stavolta vanno veramente a tutti. Iniziando da Grava che, tornato in campo dopo un lungo infortunio tra le ovazioni del San Paolo, ha garantito sicurezza all’intero reparto difensivo, fino ad arrivare a Vargas che entra a pochi minuti dallo scadere del tempo ma sa come proporsi e far girare palla, seppur vittima di un leggero infortunio che lo vedrà fuori per almeno una settimana. Ad accendere il gusto il primo gol in maglia azzurra di Miguel Angel Britos, che di testa quasi buca la porta, e poi il raddoppio dal dischetto del Matador. Allora come non augurargli 100 di questi giorni?! Lui che ha portato a Napoli sorrisi e speranze, lui che ha come unico obiettivo quello di far bene e regalare emozioni ad un popolo che vive di pallone. Tanti Auguri Matador, nella speranza di poterne trascorrere in azzurro ancora tanti altri.