Alessandra Borgia torna con gli “Espiantati” in ricordo di Franco Autiero

Tutti ricorderanno sicuramente Franco Autiero, noto drammaturgo post eduardo, scenografo, appassionato di teatro e artista a tutto tondo, collaboratore di Annibale Ruccello, scomparso all’improvviso nel 2008. La poliedrica attrice Alessandra Borgia, che debuttò come protagonista nel 1995 proprio con “Espiantati”, testo scritto apposta per lei da Autiero, ripropone in scena questa piéce, per rendere omaggio all’autore, nonché suo amico e compagno di lavoro per anni e, per sottolineare la sua importanza nel panorama autoriale nazionale. Sul drammaturgo, sostiene appunto Alessandra Borgia, l’attenzione della critica contemporanea si è soffermata troppo poco.

In occasione della conferenza stampa di presentazione dello spettacolo, che si terrà il 27 febbraio alle ore 11.30 presso lo Spazio Ferrari di Via Cervantes (Napoli), sarà presentata una mostra omaggio del grande artista Franco Autiero, nella quale saranno esposti bozzetti, plastici, pezzi di scenografia, ricordi e stralci dei suoi lavori.

L’incontro sarà moderato da Gennaro Carillo. Interverranno Alessandra Borgia, Annalisa Giacci, Domenico Sabino, Lello Guida, Ernesto Lama e moltissimi altri artisti e amici di Franco Autiero che con lui hanno diviso il palco e la vita. Lo spettacolo sarà in scena dal 29 febbraio al 4 marzo alla Sala Ferrari di via Marino e Cotronei. Le storie degli Espiantati vedono protagonisti tre personaggi molto diversi, grazie ai quali la protagonista si trasforma in un’anima alla deriva, un ectoplasma in viaggio verso luoghi arcani, pronto a passare dalla donna sciatta e volgare alla dama elegante e sensuale, fino all’’incarnazione della gatta; il racconto di quest’ultima si intreccia senza soluzione di continuità alle vicende raccontate dalla padrona, fino alla sua morte e resurrezione.

Questi racconti sono in realtà storie di emarginazione che rappresentano in qualche modo la città, seguendo una vena di follia. Si tratta di una storia in discesa, di un viaggio al confine tra la vita e la morte; ambiguo, incerto, come lo spazio scenico, completamente vuoto e nero con al centro una panchina da parco pubblico, che non suggerisce un luogo specifico o una collocazione.

La cadenza e le espressioni linguistiche di un napoletano viscerale eppure raffinatamente barocco, rimandano al linguaggio di Ruccello e di Enzo Moscato, dai quali ha tratto la sua aspirazione artistica e intellettuale, ma nello stesso tempo i significati vagamente surreali sono proiettati in dimensioni temporali contemporanee e future, sospese tra primitività e modernità.

“Dopo di lui molti altri si sono avventurati nell’esercizio linguistico estremo, prendendo a piene mani dai lessici locali e hanno avuto gratificazioni dalla critica di cui lui, Franco, il predecessore, l’antesignano, il modellatore di parole, non ha goduto come avrebbe meritato, perchè troppo in anticipo sui tempi ed io voglio provare a rendergli merito, perchè amo la sua lingua originale, musicale, antiteatrale, sempre contro e sempre in armonia col tutto, sempre scomposta… bellissima”, ha dichiarato l’attrice.

Nell’originale c’era un cameo dello stesso Autiero, ruolo che nella nuova edizione sarà interpretato da Fulvio Calise, che, per scelta precisa della Borgia non è un attore, ma un medico, che espianta organi, nel senso letterario del termine. Tutte le altre indicazioni registiche della vecchia edizione, per volere della protagonista sono rimaste invariate, così come gli oggetti scenici e i costumi.

 

Sala Ferrari: Via Marino e Cotronei 6/D  Napoli
Info e prenotazioni: Tel. +39 081 5562917  email: info@salaferrari.com