Presentato oggi il restauro dell’ottocentesco portone ligneo di ingresso del Museo Civico Gaetano Filangieri di Napoli, che il FAI – Fondo Ambiente Italiano e Intesa Sanpaolo hanno sostenuto con un contributo di 5.000 euro assegnato nell’ambito della settima edizione de “I Luoghi del Cuore”, il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare che nel 2014 ha visto il bene, particolarmente caro ai cittadini, ricevere oltre 5.000 voti.
Alla presentazione sono intervenuti Gianpaolo Leonetti, Direttore Museo Civico Gaetano Filangieri, Maria Rosaria de Divitiis, Presidente FAI Campania, Laura Giusti della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, e Danilo Di Lorenzo, Direttore Area Napoli Intesa Sanpaolo.
Un importante risultato, reso possibile grazie all’impegno dell’Associazione Salviamo il Museo Filangieri Onlus, che ha permesso a questo luogo del cuore di accedere nel 2015 alle Linee Guida per la Definizione degli Interventi, lanciate dal FAI in collaborazione con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. La richiesta di recupero del monumentale portone è stata accolta e il Museo Filangieri ha così potuto beneficiare del contributo “I Luoghi del Cuore” a cui si è aggiunta la somma raccolta tramite le attività di crowdfunding dell’Associazione Salviamo il Museo Filangieri Onlus.
Il museo nacque alla fine dell’Ottocento per volontà del principe Gaetano Filangieri, che sistemò nel quattrocentesco Palazzo Como la sua raccolta di dipinti, armi, porcellane, dotandolo anche di una ricca biblioteca e di un prezioso archivio. Dopo anni di chiusura è stato da poco riaperto al pubblico al termine di importanti lavori di restauro, ma necessita costantemente di fondi per completare il complessivo adeguamento funzionale dell’edificio.
Il maestoso portone in legno di castagno con inserti in ghisa a forma di fiore quadrilobato era ricoperto da molteplici strati di vernice a smalto e da stucchi preparatori a base di colle e sintetici che ne alteravano completamente l’aspetto originario. Inoltre, versava in precario stato di conservazione ed erano presenti in più punti, in facciata e sul retro, aree sconnesse per cui è stato necessario un intervento di riassesto e consolidamento. Le parti in legno e gli inserti in ghisa erano ricoperti da numerose stuccature e riverniciature che impedivano, in molti casi, di riconoscere i rilievi e gli incassi originari.
L’intervento di restauro appena completato e durato sei mesi ha previsto la revisione conservativa e la disinfestazione del portone ed è stato eseguito da Maria Rosaria di Leo per Graphite S.r.l., sotto l’alta sorveglianza della dottoressa Angela Schiattarella della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli. Il lavoro è iniziato dallo studio dell’archivio storico del museo – con la collaborazione di Nadia Barrella, docente dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli – dove sono stati rinvenuti i disegni originali del principe Gaetano Filangieri, con le indicazioni della finitura e della cromia superficiale originale.
Durante i lavori di restauro sono state organizzate visite didattiche al cantiere.
“La Delegazione FAI di Napoli è sempre vicina al territorio di competenza e ai valori culturali che in esso si rappresentano – afferma Gianpaolo Leonetti, Direttore del Museo Civico Gaetano Filangieri – Il Museo Filangieri ha particolarmente meritato il sostegno della Fondazione, non solo perché amato dai napoletani, ma perché questo piccolo tesoro incastonato nel centro della città è patrimonio di tutti”.
La Presidente Regionale FAI Campania, Maria Rosaria de Divitiis, ha commentato così l’intervento: “Un segnale di attenzione che sancisce il rapporto di collaborazione tra la Delegazione FAI di Napoli e il Museo Filangieri e rende ancor più visibile il grande recupero avviato da qualche anno per questo scrigno di storia e arte che per tanto tempo è stato chiuso e non fruibile. Oggi il maestoso portone è stato riportato alla sua origine e alla definizione che a suo tempo fu progettata da Gaetano Filangieri che per la cultura delle scelte di bellezza per tutte le arti, anche quelle minori, aveva ogni cura”.
Il FAI – Fondo Ambiente Italiano è una fondazione nazionale senza scopo di lucro nata nel 1975 per promuovere una cultura di rispetto della natura, dell’arte e delle tradizioni d’Italia e tutelare un patrimonio che è parte delle nostre radici e della nostra identità. Dal 1975 a oggi il FAI ha salvato, restaurato e aperto al pubblico importanti testimonianze del patrimonio artistico e naturalistico italiano grazie al generoso aiuto di moltissimi cittadini e aziende.
In linea con il principio di responsabilità sociale, Intesa Sanpaolo condivide con il FAI i valori del progetto “I Luoghi del Cuore” volto alla piena valorizzazione e a un compiuto apprezzamento della bellezza e dell’unicità del nostro Paese attraverso la sensibilizzazione degli italiani sul valore del loro patrimonio artistico e ambientale.
L’Associazione Salviamo il Museo Filangieri Onlus è nata nel 2013 e si occupa di sensibilizzare i cittadini e le istituzioni nella ricerca di fondi per i continui restauri che necessitano l’edificio e le collezioni che contiene. www.salviamoilmuseofilangieri.org.
Per maggiori informazioni sul FAI e su “I Luoghi del Cuore”: www.fondoambiente.it e www.iluoghidelcuore.it.
Museo Civico Gaetano Filangieri
Contatti: 081.203175 – museofilangieri@libero.it.
Ester Veneruso