Da giovedì 23 a domenica 26 febbraio 2017 al Teatro TRAM è in scena Aspettando che spiova (la ventesima replica), l’ultimo lavoro di Gianluca d’Agostino, autore, attore e regista di questa imperdibile commedia teatrale. Con Luigi Credendino e Gianluca d’Agostino; aiuto regia Rossella Amato: scene e disegno luci Carmine De Mizio; musiche di Pasquale Davide Mascoli.
Sono due le storie raccontate contemporaneamente.
La prima è quella di due uomini molto diversi,e per estrazione sociale e per animo; un custode di un palazzo ed un manager, i quali durante un acquazzone dalle proporzioni bibliche, si trovano a ripararsi per un’ oretta abbondante, sotto lo stesso arco di un androne di un palazzo d’epoca. Avranno una occasione forzata di mettersi a confronto. Intanto la pioggia che incombe è presagio di qualcosa di misterioso.
La seconda è la storia dei due attori che interpretano questi personaggi. Uno di loro non riesce più a scindere la realtà dalla finzione ed è per questo imprigionato all’interno del suo personaggio.
Il suo collega invece, partner di scena e amico nella vita, prova a svegliarlo dall’incantesimo di cui è vittima, proprio durante lo spettacolo, cercando di fargli capire che quello che sta accadendo tra di loro, è una finzione teatrale e non la vita vera; e per quanto reale appaia, resta pur sempre una finzione.
Al centro del palco c’è la trappola più subdola e insidiosa in cui possa cadere un attore: il rischio di essere risucchiato dal personaggio, di piombare nel vuoto della finzione, rimanendo incastrato nel ruolo che riveste. La realtà fuori dal palcoscenico diventa qualcosa di estraneo, di sconosciuto, di folle ed alienante; le storie, le più grandi storie mai raccontate, sono invece l’unica verità concepibile, un rifugio, una certezza, mentre l’esistenza di personaggi fuori dall’ordinario, da Otello ad Arlecchino, non sono più l’abito di un artista, ma la sua epidermide.
Note di regia:
Un temporale, è lo sfondo della performance. Serve a creare il clima, l’ atmosfera di tensione e di malumore di fondo, ancor prima che avvenga tutto. Il diluvio è metafora di un mondo (il teatro) che si avvia verso il capolinea. Il presagio di una catastrofe; di qualcosa, che è più grande di noi e che non potremmo mai gestire.
La regia sarà essenziale, ricreeremo l’effetto climatico con il supporto tecnico di audio e luci.
La scenografia segnerà il luogo dell’azione con elementi scenici. Un tavolo, una panca, un arco spezzato (ingresso)
Il lavoro sugli attori sarà complesso. I due personaggi da loro interpretati hanno due modi di pensare completamente opposti, ma oltre a questo, gli attori che li interpretano sono con il loro corpo e la loro voce rappresentanti di due idee differenti di teatro e dovranno avere due stili recitativi in opposizione: uno classico e tradizionale, l’altro invece, più contemporaneo.
La musica e la parte audio sono fondamentali nella messa in scena di questo testo. È uno dei punti chiave su cui si fonda la regia, ma anche il testo suggerisce questa via. La parte audio fa da collante tra la scena ed il fuori scena. E anche le musiche e gli effetti sonori sono completamente originali, composte da Pasquale Mascoli. Gli effetti audio determinano il luogo e i cambiamenti della condizione climatica. In alcuni passaggi, prendendo lo spettatore di sorpresa, generano spavento o divertimento; agli effetti audio spesso hanno anche un valore di comicità. inoltre forniscono informazioni su ciò che succede all’esterno, il che si riflette su ciò che accade all’interno dei personaggi. Le musiche invece, sono da intendere come un altro attore in scena. Le musiche non sono mai sottofondo cinematografico, ma potente presenza con cui gli attori devono fare i conti. In alcune scene scandiscono un ritmo da tenere per la recitazione, In altre scene accompagnano un cambiamento di sentimento o un passaggio temporale. [Gianluca d’Agostino]
Orari spettacoli: dal martedì al sabato ore 21.00; domenica ore 18.00.
Teatro TRAM
via Port’Alba, Napoli
Per info e prenotazioni: 081.18752126 – 342.1785930 – info@teatrotram.it.
Ester Veneruso