Celebrare la festa delle donne con lo sport da uomini per eccellenza: il calcio. Una coincidenza, o forse no, fatto sta che è stato proprio l’8 marzo il giorno del “battesimo” della neo formata squadra di calcio femminile dell’Ordine dei Giornalisti della Campania. Donne e pallone, insomma, uno di quei binomi che spesso a torto, sanno di ossimoro ma che al campetto dei Colli Aminei, si è invece trasformato in una sfida, sul campo, certo ma soprattutto fuori, perché essere donne vuol dire riuscire con grinta laddove nessuno ci avrebbe scommesso e uscire soprattutto da stereotipi e schemi, a patto che non si tratti degli schemi di calcio, appunto. Agli ordini del mister, Silvio Lascheri, si è dunque riunita per la prima volta la squadra formata da giornaliste della Campania che, battezzata dalla presenza del presidente dell’Ordine Campano, Ottavio Lucarelli e del giornalista Gianni Russo, per un pomeriggio hanno lasciato microfoni, tailleur, comunicati stampa e pc e hanno indossato scarpette, pettorine e soprattutto dato calci ad un pallone. Per la prima partitella si è giocato sul campetto da calcio a 5 ma le buone (se non ottime) prestazioni delle donne di calcio, fanno ben sperare anche per il calcio regolamentare. Quel che certo è che la partitella di ieri è stata solo l’inizio: le giornaliste-calciatrici si sono già date appuntamento per i prossimi allenamenti, a riprova della voglia di giocare che le anima, della voglia di allenarsi, di fare squadre ma soprattutto, e non da ultimo, di divertirsi. E se in mezzo si riesce pure a dar filo da torcere ai maschietti, palla al piede, s’intende, ben venga. In fondo si tratta di calcio, di quel famoso “affar loro” di tutto maschile principio, ma già bello è che smentito dalla ragazze nel pallone!
In foto, da sinistra (in piedi): Valeria Baldanza – Gabriella Galbati – Gilda Donadio – Vittoria Biancardi – Rosa De Simone – Silvio Lascheri – Ottavio Lucarelli – Nunzia Marciano – Sonia Sodano – Gianni Russo.
Da sinistra (in ginocchio): Lidia Angiulli – Chiara Biggi – Monica Iacobucci – Emma Di Lorenzo.
Mauro Di Maro