Dal 15 al 19 marzo 2017 la Piccola Compagnia della Magnolia porterà sul palcoscenico della Galleria Toledo un nuovo spettacolo “1983 Butterfly“. Drammaturgia e regia di Giorgia Cerruti, con la preziosa collaborazione di Bernard Boursicot; sul palco Davide Giglio e la stessa Giorgia Cerruti. Scene luci video di Lucio Diana; assistente regia Cleonice Fecit; costumi Atelier Pcm, Gaia Paciello, Sartoria Di Donato; parrucche posticci Mario Audello ed organizzazione Alessandra Di Tommaso, Pcm.
Nello scenario italiano della più recente sperimentazione teatrale, la Piccola Compagnia della Magnolia è senza dubbio una presenza di rilievo, capace di porsi in evidenza per l’alta qualità della ricerca. Poter testimoniare fra le nuove generazioni gli apporti produttivi di registi e autori emergenti, capaci di introdurre nella visione drammaturgica elementi innovativi di contemporaneità e di riflessione storica tali da far meglio comprendere la realtà del presente, è sempre da leggersi come segnale positivo di vitalità e di rinnovamento.
E’ quanto riesce a fare con estrema efficacia la giovane e promettente regista torinese Giorgia Cerruti con lo spettacolo “1983 Butterfly“, storia d’amore e di spionaggio basata sulla controversa biografia di Bernard Boursicot, addetto diplomatico presso l’ambasciata francese di Pechino. L’incontro di questi nel 1964 con la cantante dell’Opera di Pechino, Shi Pei Pu, negli anni in cui Mao Tze-Tung era alla guida della Repubblica Popolare Cinese, s’intreccia al corso della politica internazionale della seconda metà del Novecento e si definisce attraverso lo sviluppo di eventi personali ai limiti dell’inverosimile, articolati attraverso l’arco di decenni.
Inserito nel più vasto progetto BioGrafie, forte del contributo al testo dello stesso Boursicot, che ha personalmente revisionato con Giorgia Cerruti e Davide Giglio la stesura drammaturgica della suo vissuto personale (già fatto oggetto nel 1993 del film di David Cronenberg, M. Butterfly), la pièce, in scena al teatro Galleria Toledo dal 15 al 19 marzo, offre vigorosi spunti per una indagine sulla definizione della sessualità e del gender, sulla manipolazione politica e giudiziaria, sull’opportunità etica e morale e sulla opposizione dei concetti di verità e verosimiglianza.
Prodotto per il Festival delle Colline Torinesi, interpretato magnificamente da Giorgia Ceruti e Davide Giglio, “1983 Butterfly” è uno spettacolo sorprendente, affascinante, assolutamente imperdibile.
“Non è il richiamo dell’opera di Puccini a sollecitarci, bensì l’incompiutezza e l’ambigua ingenuità della storia umana della coppia che tenteremo di affrancare dai limiti spazio/temporali delle fonti“.
Giorgia Cerruti
Lo spettacolo, coprodotto con il Festival delle Colline Torinesi, ancora una volta prosegue il tema caro alla Compagnia della mortalità dell’amore, intrecciando questioni di identità sessuale e accettazione, prendendo a prestito una nota storia di cronaca del XX secolo e aprendola verso orizzonti universali. La cronaca diventa qui una sorta di epopea classica. La menzogna, la dissimulazione, fanno parte di questa storia, quasi che lo sfondo fosse un romanzo di spionaggio e non una storia d’amore. Il soggetto originale è l’incredibile storia d’amore tra il diplomatico-spia bretone Bernard Boursicot (che vive da anni in una casa di riposo a Rennes e che ha collaborato con la Compagnia alla drammaturgia, condividendo ricordi e presenze dal passato) e l’artista d’Opera cinese Shi Pei Pu. Una vicenda oscura, che ha sedotto pittori, scrittori e cineasti tra i quali Cronenberg che realizzò la pellicola M. Butterfly. La vicenda, che intreccia amore-politica-spionaggio-sessualità-identità di genere e che a tratti si congiunge all’opera di Puccini con inquietante accidentalità, ha attraversato vent’anni di storia tra Occidente e Oriente, culminando nel 1983 in un processo fiume che ha scandalizzato il mondo rivelando la parabola di un uomo che “ha amato per vent’anni una donna creata da un uomo”. Il teatro si interroga su questa vicenda, chiedendosi come può la “finzione” parlare di questi amori, all’epoca vietati, senza precipitare nel pathos, nel mero racconto biografico o in un naturalismo di cattivo gusto.
Biografia
Piccola Compagnia della Magnolia compie una rigorosa e appassionata indagine a cavallo tra codici teatrali e ricerca, affrontando con sguardo contemporaneo il fare teatro, riappropriandosi spesso dei classici o sperimentando ultimamente scritture originali su Bio_Grafie, inseguendo una sintesi tra ricerca formale e densità emotiva, attraverso un teatro antinaturalistico, in un dialogo aperto e diretto con il Pubblico. Magnolia ha rappresentato i suoi spettacoli in numerosi festival e teatri in Italia e all’estero.
Galleria Toledo, teatro stabile d’innovazione
Via Concezione a Montecalvario 34
80134 Napoli
Per info: 081.425037 – galleria.toledo@iol.it
Ester Veneruso