Giovedì 23 marzo alle ore 18.00 presso l’Institut français di Napoli (Via F.Crispi 86) si terrà una visita aperta al pubblico guidata dalla fotografa francese Jeanne Fredac alla sua mostra “Rovine Contemporanee”.
“Rovine Contemporanee” ci conduce in un viaggio nella Germania dell’Est dimenticata. Jeanne Fredac, artista francese residente a Berlino, rivela la dolcezza in questi edifici abbandonati e queste fabbriche in disuso della vecchia RDT dopo la caduta del Muro. Dopo avere percorso le città della Germania dell’Est dal 2006 al 2015, la fotografa rovescia le idee preconcette con i suoi lavori di Rovine Contemporanee.
L’armadio verde è aperto e le tende rosse della camera sono tirate. Un piano troneggia al centro di una scena, in un scrigno ocra irreale, davanti ad un’aiuola ancora vuota. Le poltrone di un cinema sembrano aspettare gli spettatori. In questi luoghi dove gli essere umani sembrano essere assenti per un istante soltanto, i finestrini rotti lasciano entrare l’edera e la pittura forma delle bolle sul muro. Il tempo sembra essersi fermato, l’azione sospesa. È la vita, il passaggio del tempo e delle sue interazioni che questi veri e propri quadri mettono in scena nel nostro spirito. Metafora dolce e tragica del cataclisma che è l’oblio per le cose che ci circondano, ma anche per ognuno di noi.
Rovine Contemporanee è una delle tre mostre (“Rovine Contemporanee 1 e 2” e “Cuba”) condivise tra gli Istituti di cultura di Napoli, l’Institut français, il Goethe-Institut e l’Instituto Cervantes che saranno aperte al pubblico fino al 24 marzo.
Il progetto nasce dalla volontà dei tre Istituti culturali europei di Napoli, associati nell’ambito della rete “EUNIC Naples”, di rafforzare la loro cooperazione, nell’anno che segna il sessantesimo compleanno del Trattato di Roma, istitutivo della Comunità Europea.
L’iniziativa dei tre Istituti culturali di collaborare ad un unico progetto si fa più forte e arricchisce l’esperienza comunitaria di ogni cittadino, stimolando il dialogo tra civiltà.
La fotografa Jeanne Fredac partecipa al progetto di Residenze d’artista avviato da diversi anni dall’Institut français Napoli che ha già visto accogliere nel 2015 il regista Vincent Dieutre, nel 2016 Dolores Marat, nel 2017 lo scrittore Philippe Vilain. L’Institut français Napoli ospita nelle sue stanze gli artisti, che lavorano ad un progetto sul territorio napoletano.
Biografia
Jeanne Fredac si definisce una vagabonda. Autodidatta, non segue strade, non ne conosce. Tenta, gioca, prova col passare delle situazioni che incontra. Fotografie, pitture, video e testi esplorano i rapporti dell’uomo con i suoi spazi geografici, storici e sociali. In un mondo dove si cercano senza pausa delle risposte senza chiedersi se la domanda è pertinente ed il presupposto giusto, vorrebbe annullare l’ammesso. È per questo che lei stessa rifiuta di confinarsi ai lavori che l’hanno fatta conoscere, le sue fotografie sui luoghi abbandonati. Il suo lavoro, all’origine quasi essenzialmente fotografico e testuale, intimamente localizzato si deterritorializza e aggiunge alla sua cosmogonia la pittura e gli oggetti. Le opere diventano più concettuali e si radicano nella critica dell’ovvio. Le sue opere sono state esposte in Francia, in Germania, in Italia, negli Usa, e anche in Danimarca.
Ester Veneruso