Il mancato consenso scaturito dal referendum dei lavoratori Alitalia, oggi coinvolge gli indotti e di conseguenza anche Atitech, che oggi vede la sua capacità produttiva espressa da un abbondante 65% di attività di manutenzione svolta per conto di Alitalia e un 35% di terzi, subisce passivamente il bloccarsi in modo drastico ed a tempo indeterminato, delle attività di manutenzione, che il Governo in qualche modo ha detto di garantire nonostante il Commissariamento imposto. Il risultato di scelte, molto opinabili e fatte in altri luoghi e da altri lavoratori, per le maestranze lavoratori di Atitech, è catastrofico, e viene pienamente espresso in quelle che sono le scelte adottate in questi giorni dal management di Atitech. Ovvero l’uscita in Cassa integrazione per almeno il 90 % dei lavoratori di Atitech con conseguenze drammatiche per le circa 550 famiglie degli stessi.
Dichiara Mario Esposito, segretario delle RSA UGL di Atitech SpA: “La motivazione di tale scelta adottata dal Management di Atitech può essere capita ma non condivisa, e anche fino ad un certo punto, la preoccupazione del Management a seguito dei blocchi nei pagamenti per le manutenzioni sinora sviluppate e consegnate da Atitech, ad Alitalia , hanno un importanza fondamentale per la sussistenza dell’Azienda stessa, visto gli importi che si aggirano sui 4/5 milioni di euro ,ma soprattutto e la mancanza di certezza di espletare ulteriori manutenzioni della flotta nel breve periodo, nonostante l’esclusività del contratto delle manutenzioni per il medio raggio , non può rassicurare i lavoratori di Atitech. Il dramma dei lavoratori Campani di Atitech , uniti ad un unico filo con le sorti dei lavoratori di Alitalia. I lavoratori Campani ancora una volta si mobiliteranno con tutte le forze affinchè venga garantito ciò che ai suoi tempi in un Accordo Ministeriale venne firmato, la manutenzione del Medio e Lungo raggio su Napoli in Atitech, un tassello fondamentale per garantire un futuro ai lavoratori di Atitech che ricordiamo, nonostante la scelta di outsurcing dal perimetro Alitalia , scelsero con sacrificio di affrontare la sfida della Newco e del mercato della concorrenza nelle attività di manutenzione Aeromobili”.
“La Cigs per ristrutturazione aziendale cesserà agli inizi di luglio 2017, e non osiamo pensare quello che è lo scenario che si prospetterà per i lavoratori di Atitech , a tal fne invitiamo le istituzioni campane , il sindacato Nazionale e i Commissari di Alitalia , di considerare Atitech una ulteriore ed importante casella del domino di problemi che sta causando la vicenda Alitalia“: afferma il Segretario Regionale UGL T.A. Pasquale Lione.
“In questa vertenza non devono esserci lavoratori di serie A e serie B”; aggiunge Mario Mele Dipartimento Regionale UGL T.A.: “Tutti hanno gli stessi diritti e la stessa dignità e i lavoratori di Atitech Spa di Napoli Capodichino stanno contribuendo dal 2009 con propri sacrifici salariali al rilancio dell’azienda di manutenzione e devono essere la priorità da aggiungere nella vertenza Alitalia che, tra l’altro, vede coinvolti non solo i dipendenti del vettore aereo ma anche un indotto di quasi 30000 lavoratori in tutti gli aeroporti italiani di cui oltre 1000 lavoratori nella nostra regione“.
Michele Bellame