A circa 3 anni dal fallimento dell’azienda locale che era subentrata nella gestione delle attività e del conseguente licenziamento degli oltre 150 lavoratori, dopo anni di abbandono e di degrado della struttura e dell’area dove sorgeva lo storico “Euromercato”, il sito è stato acquistato da una nuova azienda, il Gruppo Globo, che sta procedendo ai lavori di ristrutturazione per prepararsi ad una riapertura del sito entro pochi mesi.
In questo scenario va letta la vertenza portata avanti da anni dalle Organizzazioni Sindacali Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs UIL, finalizzata a garantire un percorso di rioccupazione dei lavoratori nelle attività di prossima riapertura.
Esistono tra l’altro, all’interno della legge Regionale n° 1/2014 “Nuova disciplina in materia di distribuzione commerciale” delle precise norme che spingono ad un recupero occupazionale dei lavoratori del bacino in caso di nuove aperture di medie e grandi strutture di vendita.
Eppure, dopo diversi incontri in sede Regionale, dopo decine di iniziative di lotta portate avanti dai lavoratori e dalle loro Organizzazioni Sindacali, dopo impegni assunti anche in sede Istituzionale, non si riesce a definire un percorso certo che possa portare al reimpiego di lavoratrici e lavoratori, certamente professionalizzati il cui unico obiettivo, in questa vicenda, è quello di poter tornare a lavoro e garantire dignità alle proprie famiglie.
Fatto singolare per come si sta sviluppando la vertenza è che l’azienda che ha acquistato e che gestirà gran parte del sito, in diversi incontri, pur tra mille cautele, si è più volte dichiarata disponibile ad affrontare una discussione di merito.
In un’ultima riunione svolta presso la Prefettura di Napoli l’11 settembre scorso, la Regione Campania presente con l’Assessore al Lavoro Sonia Palmeri e con l’Assessorato alle Attività Produttive, dopo un monitoraggio da svolgere con l’INPS, si era impegnata a riconvocare le parti a stretto giro anche per indicare eventuali possibilità incentivanti per favorire il percorso di rioccupazione.
Da allora, nonostante i solleciti del Sindacato che quasi quotidianamente avverte lo stato di disperazione presente tra i lavoratori (molti dei quali sono anche in scadenza degli ammortizzatori sociali) che presto potrebbe sfociare in iniziative difficilmente governabili, la Regione pare aver alzato il classico ed incomprensibile “muro di gomma” e, a giudizio delle Organizzazioni Sindacali, non riesce a svolgere il proprio ruolo.
Non si può più perdere tempo! La Regione Campania convochi immediatamente il tavolo vertenziale ed eserciti pienamente la propria funzione. La riapertura del sito commerciale di Casoria costituisce di fatto l’unica opportunità di lavoro per questi lavoratori e l’unica speranza per le loro famiglie!
Michaela Alvieri