Sono passati vent’anni da quando, la scomparsa di un simbolo dell’antimafia, il 19 luglio 1992 lasciava attonita e con un’immenso desiderio di giustizia l’Italia intera. L’Associazione Culturale TeatrAzione & Magazzini di Fine Millennio presentano sia oggi, martedì 13, sia martedì 20 marzo 2012, alle ore 10, presso il Teatro Il Piccolo di Napoli (Fuorigrotta, Piazzale Tecchio, uscita metro Campi Flegrei, uscita tangenziale Napoli – n° 10 Fuorigrotta), PAOLO BORSELLINO L’ultimo istante Storia di un giudice italiano. Lo spettacolo, tratto da materiale di pubblico dominio, è interpretato da: Igor Canto, Tiziana Cilumbriello, Cristina Recupito, Antonella Valitutti. Testo e Regia: Igor Canto, Cristina Recupito.
“Per un uomo è normale avere paura, sempre. L’importante è avere il coraggio di affrontarla”. Paolo Borsellino
LA STORIA
Paolo Borsellino nasce a Palermo nel 1940. A soli ventitré anni vince il concorso in magistratura e diventa il più giovane magistrato d’Italia. All’inizio si occupa solo di cause civili, poi passa al penale. A trentanove anni il suo nome balza all’onore delle cronache: Borsellino compare sui giornali per un’inchiesta sui rapporti tra mafia e politica nella gestione degli appalti pubblici. È il 1980, l’anno in cui Cosa nostra cambia volto: ai vecchi uomini d’onore si sostituiscono i sanguinari corleonesi capitanati da Totò Riina.
NOTE SULLO SPETTACOLO
Nel ventennale dalla scomparsa di un simbolo dell’antimafia (19 luglio 1992), lo spettacolo evoca i momenti salienti della vita di Paolo Borsellino: l’infanzia, l’amicizia con Giovanni Falcone, la famiglia, la lotta alla mafia, la vita di giudice…l’ultimo istante.
Uno spettacolo che vuole mettere in evidenza un aspetto inedito di Paolo Borsellino: un uomo con le sue paure, le sue incertezze, le sue passioni, i suoi ricordi. Un uomo che ha dedicato la sua vita alla ricerca della verità e della giustizia, non un “eroe” come i media hanno voluto ricordarlo.
Nel Teatro esiste uno straordinario gioco che si chiama il “Se Magico”. Si ha quando l’attore per interpretare un personaggio in una situazione o “circostanza data” si chiede continuamente: che cosa farei se io, adesso, oggi, qui mi trovassi in circostanze simili a quelle del personaggio.
Per l’attore il “Se Magico” è il gioco che lo trasporta dalla realtà in un ‘altro mondo’, il solo nel quale possa avvenire la creazione di uno spettacolo teatrale. Ed è proprio in questa dimensione che abbiamo immaginato di incontrare Paolo Borsellino, il giudice assassinato a Palermo dalla Mafia nel 1992, ma per noi ancora vivo nelle sue parole, nei suoi pensieri, nel suo esempio di uomo che ha dedicato la sua vita alla ricerca della verità e della giustizia. Siamo partiti da questi elementi reali per raccontare il nostro incontro immaginario con Paolo Borsellino…
PERCORSI DIDATTICI
Partendo dal libro: La mafia spiegata ai miei figli, di Silvana La Spina, tascabili Bompiani, 2006, instaura un dialogo con i ragazzi sulle domande più elementari che riguardano il tema della mafia e della illegalità: ‘che cos’è la mafia?’; ‘Da dove trae il suo potere?’; ‘Perché è così difficile da sconfiggere’?
Raccogliendo gli articoli dei principali quotidiani nazionali nel periodo che riguarda la strage di Falcone e Borsellino (23 maggio e 19 luglio 1992), costruisci un percorso con i ragazzi nel quale, si racconta delle illegalità locali con le quali conviviamo ogni giorno e dei mezzi che abbiamo oggi a disposizione per contrastarla.
Per info e contatti:
TeatrAzione
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