Alla vigilia della partitissima di domani sera contro il Chelsea abbiamo ascoltato in esclusiva per Napoli news 24 l’ex portiere azzurro Gennaro Iezzo che ci ha raccontato le sue personali emozioni e le sensazioni a meno di ventiquattro ore dal big match dello Stamford Bridge.
La faccia è sempre la stessa, quella di uno scugnizzo partenopeo che rappresenta la parte sana della città e
la stragrande maggioranza dei giovani napoletani, e la sua espressione – all’apparenza timida e introversa da bravo ragazzo – sembra non trasparire emozioni particolari agli occhi di chi lo osserva. Ma proprio l’apparenza che molto spesso è ingannevole finisce per risultare tale, e infatti proprio quando iniziamo a parlare con lui del suo Napoli e della Partita che i suoi ex compagni si troveranno a giocare domani sera allo Stamford Bridge ecco che i suoi occhi si ravvivano e iniziano a brillare, facendo evidenziare un legame indissolubile e debordante di passione per una squadra che ha amato e ancora oggi ama con estrema passione. Si tratta di Gennaro Iezzo (nella foto), l’ex numero uno azzurro che dal 2005 al 2011 ha difeso egregiamente i colori napoletani, in un susseguirsi di successi che lo hanno visto sfrecciare dalla serie C alla A e volare da un incrocio all’altro per ben sei stagioni vissute da protagonista assoluto.
Gennaro partiamo dalle tue personalissime emozioni alla vigilia di questa importantissima sfida che può proiettare ancor di più il Napoli nell’Olimpo del calcio europeo
Da ex calciatore azzurro, da napoletano e soprattutto da tifoso, devo dire che anche io sento col passare
delle ore una certa emozione per una gara che una città intera aspetta da anni. Ormai non si parla d’altro dal post partita con il Cagliari e oggi che è la vigilia dell’Evento sento ancor di più – così come sta avvenendo ad una tifoseria intera – crescere l’attesa, e le mie sensazioni sono positive. Tutto l’ambiente è consapevole delle difficoltà dell’impresa che si dovrà compiere e proprio per questo la tifoseria tutta si sta stringendo
intorno alla squadra facendo arrivare l’entusiasmo fino a Londra che in queste ore sembra letteralmente tinta d’azzurro.
Il 3-1 dell’andata è un buon vantaggio anche se quel gol balordo messo a segno da Mata nella gara d’andata potrebbe rivelarsi molto pericoloso.
Si, purtroppo all’andata il Napoli fu colpito in una delle poche azioni che loro riuscirono a imbastire e – complice una maledetta zolla che tradì Paolo (Cannavaro ndr) – subimmo quel gol che adesso non ci fa stare assolutamente tranquilli. Il 3-0 o il 4-1 – che il Napoli nella ripresa mancò in varie circostanze – sarebbero stati risultati più giusti e assolutamente alla portata. Però adesso è inutile recriminare per la malasorte, ci giochiamo senza complessi di inferiorità la qualificazione ai quarti contro una della squadre
più forti d’Europa, avendo già dimostrato all’andata di possedere immense qualità che non ci rendono inferiori al Chelsea.
Quindi il Napoli come dovrà comportarsi? Dovrà agire d’attesa e ripartire con la velocità dei suoi uomini o giocare a viso aperto?
Il Napoli dovrà giocare da Napoli, senza alcun tipo di paura e senza fare calcoli altrimenti può rischiare
di fare solo brutte figure come ha fatto la settimana scorsa il Milan che nonostante il largo vantaggio dell’andata ha rischiato grosso al ritorno contro l’Arsenal. Sono certo, conoscendolo, che il mister – che potrà esserci in panchina – dirà ai ragazzi di non pensare al risultato dell’andata e di giocare la partita come se il parziale fosse di zero a zero. Oramai non si può più dire che al gruppo manchi l’esperienza per affrontare certe partite perché il Napoli ha tantissimi nazionali e inoltre non si arriva a certi livelli in Champions senza la dovuta maturità. Dico solo ai ragazzi di andare allo Stamford Bridge calmi e consapevoli delle proprie potenzialità. Poi per passare saranno indispensabili una serie di elementi favorevoli, fortuna compresa. Se il Napoli riuscirà a non prendere gol nel primo tempo le possibilità cresceranno, poi sarà fondamentale farne almeno uno di gol per assicurarsi la qualificazione.
Secondo te – che conosci benissimo il gruppo e mister Mazzarri avendolo frequentato fino alla scorsa stagione – come stanno gestendo l’attesa i ragazzi?
Alla vigilia di queste partite il gruppo trova gli stimoli da solo, Mazzarri non avrà tantissime difficoltà a
caricare lo spogliatoio e sotto questo profilo sono sereno. Sta di certo che ognuno dei ragazzi vivrà questa vigilia a modo proprio. Per esempio posso dire che Lavezzi e Campagnaro sono molto bravi a gestire l’ansia prima delle grandi partite, sembrano quasi svogliati e disinteressati, ma quello è solo il personalissimo modo per restare concentrati. Si chiudono in se stessi per poi dare l’animo in campo. Per quanto riguarda, poi, l’aspetto psicologico, credo che Paolo Cannavaro stia vivendo in questi giorni di vigilia dei momenti indimenticabili. Le sue emozioni saranno un mix di orgoglio e ansia ma solo perché da napoletano e da capitano di questa squadra sentirà il peso di una città intera sulle sue spalle, ma questa ansia appena scesi in campo svanirà e l’emozione darà spazio all’agonismo e alla ricerca del risultato.
Chi potrà essere l’uomo partita per il Napoli?
Per me saranno importantissimi tutti, dal portiere ai tre tenori davanti. Ma in modo particolare se riuscirà a girare bene il centrocampo tutta la squadra troverà gli equilibri giusti. Fondamentali dovranno essere – e spero lo saranno – Inler e Gargano.
Un tuo pronostico?
Non chiedermi pronostici, soprattutto in una partita come questa. Sono fiducioso sia perché il Napoli ha
a disposizione due risultati e mezzo su tre e sia per quanto visto in campo nella partita d’andata. È vero, in casa le squadre inglesi si trasformano, ma sono certo che il Napoli non abbasserà la guardia e che risponderà colpo su colpo senza timori.