Ieri a Somma Vesuviana (NA), presso il Centro Mediterraneo Sociale, nel complesso monumentale del Convento di San Domenico dei Padri Trinitari, al Borgo Casamale, si è svolto un incontro, su argomenti di Economia e Filosofia, con il Prof. Serge Latouche.
Il celebre filosofo ed economista francese, professore emerito di Scienze Economiche all’Universita di Parigi, è stato ricevuto anche dal sindaco di Somma Vesuviana, riconoscendogli l’alto profilo del suo pensiero e dell’attualità delle sue argomentazioni, espresse in molte studi e pubblicazioni, ha lanciato l’idea di un centro di ricerca per l’economia civile e della reciprocità.
Il Prof. Latouche è tra i più importanti critici dell’occidentalizzazione del pianeta ed è il più eminente fautore della Decrescita Felice e della localizzazione
Serge Latouche, conosciuto per i suoi lavori di antropologia economica, critica:
- il concetto di economia intesa in modo formale, ovvero come scelta tra mezzi limitati per poter raggiungere un fine;
- il processo di cambiamento quantitativo e qualitativo dell’economiadi un territorio e di un Paese, in più settori determinanti, quali le risorse umane, le infrastrutture, la competitività, la sicurezza, la salute e così via;
- lo sviluppo sostenibile, espressione che in realtà è profondamente contraddittoria, perché rappresenta il tentativo ultimo di far perdurare la crescita economica, inducendo il pensiero collettivo, a ritenere che da essa dipenda il benessere dei Popoli, fornendo una concezione del mondo che colloca al primo posto il fattore economico, mentre, invece, i maggiori problemi, ambientali e sociali, sono generati proprio alla crescita economica senza fine al servizio del profitto e ai suoi effetti collaterali.
Egli propone, quindi, il concetto dell’economico, riferendosi alla definizione di economia sostanziale, intesa come attività capace di procurare i mezzi materiali per soddisfare i bisogni delle persone.
Occorre, quindi immaginare di realizzare una strategia di decrescita, basata sulla sobrietà, sul senso del limite, che definisce delle “8R”: rivalutare, riconcettualizzare, ristrutturare, ridistribuire, rilocalizzare, ridurre, riusare e riciclare, per tentare di rispondere alle gravi emergenze del presente e sconfiggere, culturalmente, la pretesa della civiltà occidentale di imporre al mondo i valori considerati validi per tutto il genere umano.
L’invito al Professore è stato formulato dalla ricerca del confronto per le iniziative che il centro sta realizzando per lo sviluppo di un’economia locale sostenibile, esercitando la sua attività produttiva con l’apertura di un ristorante, di una scuola di calcio e la coltivazione biologica. Lo scopo di questo progetto è di sviluppare la nuova struttura, chiamata “Parco Mediterraneo”, ma, ancor di più, far rinascere il quartiere con le attività, la presenza e la partecipazione creativa della comunità fondata sulla reciprocità e non sullo sfruttamento. Il criterio esplicativo consiste nel passaggio dal ricorso ai sistemi di difesa come assistenza, ripiegamento nella piccola comunità, azione solo interna degli operatori, all’espressione delle forze creative di comunità, istituzioni e singoli cittadini.