Napoli, 1 Gennaio 2019 – Pochi istanti dopo la mezzanotte, durante i festeggiamenti del capodanno, sul lungomare di Napoli, un ragazzo si accascia a terra ferito al braccio da un petardo. E’ palesemente scioccato e immobile a terra. Alcuni passanti chiamano l’autoambulanza che tarda a venire. I Carabinieri giungono sul luogo affollato per accertarsi delle condizioni del ragazzo. Nessun presidio medico era presente sul lungomare durante i festeggiamenti, neppure nei pressi dei palchi. Era da considerarsi una eventualità di questo genere e predisporre dei punti di soccorso che invece mancavano.
L’autoambulanza giunge sul luogo dopo un’ora circa dalla chiamata, seguita da un’altra ambulanza pochi minuti dopo.
Il problema dei botti di capodanno è da considerarsi molto serio se si analizza che in totale a Napoli i feriti sono stati 37. Inoltre il danno ambientale che questi causano è molto alto anche per gli animali che ne subiscono gli effetti assordanti. Ieri sul lungomare la vendita di lanterne volanti è stata elevatissima e la maggior parte di quelle che riuscivano a volare, finivano in mare e tutte le altre ricadevano sulla testa di coloro che affollavano il lungomare con costante pericolo di ustioni che fortunatamente non ci sono state.
La domanda che sorge spontanea è: se i botti sono stati vietati, come mai i controlli e le multe per chi viene colto in flagrante mentre accende un petardo non vengono fatte?