Maxi ZTL: un fallimento che l’amministrazione sapeva e temeva. I cittadini, infatti, a partire dall’altro ieri mattina sono rimasti travolti da una zona a traffico limitato forse molto piu’ simile ad un girone infernale che ad un semplice “spazio” interdetto alle auto. Un impatto che toccherà a all’amministrazione targata de Magistris gestire sapientemente per evitare “le ire” del popolo partenopeo.
I punti deboli sono essenzialmente tre: piazza Municipio bloccata fino al limite, con risse, malori e la resa dei vigili si distingue in maniera evidente da una Riviera di Chiaia vuota, quasi deserta. Tra “paranze” di centauri e clacson impazziti è corso Vittorio Emanuele ad esplodere sotto un volume d’auto decuplicato, in assenza di vigili ed interventi su strettoie e soste selvagge. Il risultato della Maxi-Ztl è sotto gli occhi, anzi il volante di tutti: due ore per andare da Corso Amedeo di Savoia a via Posillipo.
Nonostante il parcheggio sia diventato, in questi giorni piu’ che mai, un semplice “miraggio” per tanti, troppi lavoratori del centro, le storie di alcuni cittadini non tardano a farsi sentire. Un’ora per coprire il semplice rettilineo che da piazza Municipio va a piazza Bovio, due ore e dieci minuti per andare da Bagnoli a piazza Sannazaro, due ore e trenta per attraversare un’altra Ztl, in via Duomo, scoprire che è impossibile percorrere il corso Umberto intasato, tornare indietro a casa e chiamare un taxi che costerà 30 euro per portarti oltre “la muraglia”, sono davvero troppe per una Ztl che pesa tanto in termini di stress sulla testa del napoletano-lavoratore. La stachezza del lavoro, degli affanni quotidiani in famiglia, si sommano ad una vita “per strada” davvero insopportabile. Può il napoletano pagare sulla propria pelle tutto questo stress solo per una decisione giudicata positiva dall’amministrazione solo sulla carta?
A raggiera, infatti, l’intero sistema della metropoli è penalizzato dall’evidente fallimento della Ztl. Le parole del sindaco tagliano corto, scavalcando freddamente le centinaia di storie di disagio che in questi giorni vivono i suoi concittadini: “Bisogna abituarsi”. Intanto tra polizia municipale e la drammatica situazione parcheggi Napoli diventa sempre di piu’ un groviglio difficile da governare e, incurante delle poche rassicurazioni dell’amministrazione De Magistris, va in tilt. Sono giorni duri per noi napoletani, tra piazze impazzite e strade che sono veri e propri muri. Mani e dita fuori dai finestrini quasi ad invocare incomprensibili direzioni, vie d’uscita invisibili.
S’avvicina la Quaresima ed anche l’appuntamento pre-Coppa America, ma la Napoli di ieri,quella dell’arte e del buon senso ci parla e sotto voce dice a tutti noi: se fossi un dipinto, in questi giorni miei cari concittadini non potreste davvero sbagliarvi, sarei l’urlo di munch.