Dopo tanto tirar la corda alla fine questa si spezza! Sembra questo il chiaro messaggio (che purtroppo sta diventando prassi e cattiva abitudine per parecchi cittadini) che emerge dagli ultimi comportamenti di parte degli automobilisti napoletani ormai sviliti dall’aumento generale dei costi sia dei carburanti che dei tributi inerenti alla circolazione.
Se da un lato, infatti, la Provincia – attraverso il presidente Cesaro – vara gli annosi aumenti rc auto (giustificando quest’azione con la necessità di reperire fondi per le ormai deficitarie casse di Palazzo Matteotti) senza curarsi dell’impopolarità scaturita da questa azione, dall’altra parte i cittadini – sviliti e assaliti dagli aumenti – decidono di mettere in atto la più perentoria ma allo stesso tempo semplice protesta: circolare senza copertura assicurativa. I dati parlano sin troppo chiaro: a Napoli quattro veicoli su dieci circolano privi di tagliando. Il sindacato nazionale degli assicuratori (SNA) è da alcuni giorni scatenato contro gli esponenti di Palazzo Matteotti rei di aver messo in atto l’ennesima azione “repressiva” nei confronti delle centinaia di famiglie che non riescono a sostenere gli alti costi per la circolazione delle proprie auto (ricordiamo chela Provincia ha deliberato nei giorni scorsi un incremento, che andrà in vigore a partire dal prossimo giugno, dell’aliquota dell’imposta sull’assicurazione con la responsabilità civile di 3,5 punti portandola in un colpo solo dal 12,5 per cento al 16).
Per Alfonso Santangelo, presidente nazionale del sindacato assicuratori, questo ennesimo aumento delle aliquote non fa altro che «penalizzare oltremodo i cittadini oramai stremati dall’annosa questione tasse e inoltre questo correttivo appare più come una pezza apportata alla buona per coprire la falla che un vero e proprio provvedimento che miri alla risoluzione dei problemi dell’Ente che di certo non si risolvono con l’aumento indiscriminato dei prezzi in un settore o in un altro a seconda dei casi. «A Napoli – chiude Santangelo – le statistiche ci dicono che su cento veicoli in circolazione ben quaranta risultano essere sprovvisti di assicurazione. Non riusciremo a spiegare agli automobilisti questo ennesimo aumento che appare ingiustificato. Per il presidente Cesaro è molto più facile e sbrigativo mettere le mani nelle tasche dei cittadini, anziché attivarsi per promuovere controlli sistematici per cercare di contrastare e far emergere l’evasione dell’obbligo assicurativo».