Una morte assurda e improvvisa quella che ha stroncato l’ex portiere azzurro Franco Mancini. Oggi pomeriggio a Pescara, nella sua villa e dopo aver partecipato in mattinata alla seduta di allenamento della formazione abruzzese (Mancini era il preparatore dei portieri dei biancoazzurri di Zeman) un infarto lo ha messo al tappeto alla giovane età di 43 anni.
L’estremo difensore di Matera, vero e proprio pupillo di Zdenek Zeman, iniziò la sua carriera proprio nella squadra della sua città (tre stagioni in C2 dall’1984 al 1987) per poi passare prima al Bisceglie e in seguito al Foggia del boemo, dove si consacrò nel calcio che conta divenendo uno dei protagonisti della favola di Zemanlandia. In Puglia trascorse ben nove stagioni partecipando alla straordinaria cavalcata che portò i rossoneri dalla C1 alla massima serie. L’anno successivo passò alla Lazio, ma quella nella città capitolina non fu una brillantissima esperienza. In seguito fece ritorno al Foggia che intanto era retrocesso dalla serie A e con le sciagure personali che coinvolsero il patron Casillo terminò quella favola che regalò calcio spettacolo all’Italia intera. Una importante parentesi nelle fila dei cugini del Bari sempre facendo la spola tra A e B prima di fare approdo al Napoli.
La sua esperienza nel capoluogo campano non fu da incorniciare non tanto per le performance personali ma per problemi economici del club che stava andando via via verso il fallimento naldiano. Anche nella formazione azzurra, in ogni caso, Mancini si mise in mostra per la sua spregiuducatezza tra i pali e soprattutto nelle uscite, e con i buoni piedi che si ritrovava riusciva spesso a servire per i compagi liberi palloni in avanti dando il via ad azioni pericolose. Purtroppo quello non fu affatto un Napoli esalatante, la squadra annaspava in A retrocedendo (2000) in cadetteria e rimanendo nell’anonimato prima di scomparire dal calcio e ripartire dalla C1. L’ex portiere azzurro, ricordato con piacere nell’ambiente napoletano sia dai tifosi che nella ex dirigenza, è sempre stato stimato per la sua onestà e sincerità mostrata soprattutto nei momenti difficili quando i risultati non arrivavano. Un professionista encomiabile stimato e beniamino della tifoseria che non lo ha mai dimenticato. Il mondo del calcio perde un’altro pezzo di genuinità e si stringe al dolore per una scomparsa prematura e inaspettata.
La redazione tutta di Napoli news 24 si stringe al dolore della famiglia porgendo sentite condoglianze.