Si conclude con una preziosa vittoria l’avventura di Ancelotti al Napoli, che permette agli azzurri l’accesso agli ottavi di finale di Champions League. Subito dopo il match, allenatore e presidente si sono incontrati all’Hotel Vesuvio ed hanno tirato le somme: per il bene della squadra, Ancelotti viene ufficialmente esonerato alle ore 23.38.
È tanto il rammarico, perché un top come Carlo non si vedeva ai piedi del Vesuvio da tanto.
Il 23 maggio del 2018, “l’uomo delle coppe” approda a Napoli tra l’euforia dei tifosi, risanando quella ferita aperta lasciata da Sarri. Era difficile fare meglio dei 91 punti, è vero, ma il tecnico emiliano si assicurò il secondo posto in campionato, dietro solo alla Juventus.
Per i primi sei mesi la squadra esprime il miglior calcio, reduce anche dello stile di gioco lasciato in eredità dall’ex allenatore. Dopo la partenza di Hamsik, invece, il mister cambia modulo ed iniziano i problemi. Dalla 21esima gara alla 38esima del campionato di Serie A 2018/2019, il Napoli gioca senza regista. Con Diawara infortunato, la squadra di De Laurentiis gioca 16 partite e ne vince solamente 8.
Ad agosto la società cede Rog e Diawara, mentre aspetta il gioiellino tanto desiderato da Ancelotti: James Rodriguez. Al 2 settembre, il Napoli è strutturato per giocare col 4-2-3-1, ma il trequartista non c’è. Venduti tutti i centrocampisti, il mister si ritrova con soli 4 interpreti centrali.
Ancelotti torna al 4-4-2 e, senza ali, adatta Callejon, Insigne e/o Zielinski esterni di centrocampo. La squadra gira male e le cose non vanno per il verso giusto.
Al giorno dell’esonero del tecnico, gli azzurri sono settimi in campionato: in 15 partite sono 21 i punti in classifica. L’altra faccia della medaglia, però, dice che il Napoli si qualifica agli ottavi di Champions League, mostrando carattere e grinta. La squadra di De Laurentiis è l’unica a vincere contro il Liverpool nella stagione 2019/2020, strappando ai Reds ben 4 punti su 6.
Dispiace per Carlo Ancelotti, che ha manifestato amore e rispetto alla città, ma i risultati non sono dalla sua parte. Serviva una svolta, e continuare non era la giusta alternativa. Dispiace, ma la delusione dei tifosi è tanta.
All’annuncio del divorzio, sono tanti i messaggi d’affetto ricevuti dal tecnico sui social. Lo sappiamo, la città di Napoli vive di passione e solidarietà, ma chi vuole il bene della squadra sa che non si poteva andare avanti così.
Dal maestro all’allievo: Gattuso sarà il nuovo allenatore del Napoli. È l’uomo giusto per dare una scossa all’ambiente? Noi diciamo sì. La carica e la determinazione dell’ex giocatore del Milan sono le qualità che lo spogliatoio necessita e, probabilmente, vuole. Quale sarà il nuovo modulo degli azzurri? Probabilmente si tornerà al 4-3-3, ma ci si aspetta che dal mercato di gennaio arrivi un regista di tutto rispetto. Riuscirà Ringhio a risolvere i grossi problemi in casa Napoli? Chi vivrà vedrà!
Salvatore Esposito