Una lettera indirizzata alla sezione del Partito Democratico di Aversa, una lettera per spiegare le dimissioni da un partito che non ha mai dato la sua tessera a Gennaro Strazzullo Segretario Generale UILTuCS Campania. Una lettera dove si spiegano i motivi di una scelta dettata anche dagli impegni del sindacato. Una lettera per dare forza a dimissioni da una sezione, quella aversana, dove per lotte intestine, per diversi motivi non è mai decollata. Dove non c’è stata una forte iniziativa politica “Ho rassegnato le dimissioni dal Partito Democratico – dichiara Rino Strazzullo – e tale decisione, visto il mio ruolo, sta già orientando tutti gli amici e i compagni della Segreteria e dell’intera Organizzazione della Uiltucs che pure, preservando l’autonomia di giudizio e di azione tipica, in questi anni hanno creduto e lavorato, con varie iniziative, al progetto del Partito Democratico, inteso come insieme delle varie esperienze riformiste e riformatrici del Paese. In questi anni, infatti, i colleghi della struttura e, tutti gli associati della categoria che rappresento che in forma diretta con regolari iscrizioni o indiretta con fattive collaborazioni si sono fino ad oggi impegnati nelle varie sezioni di appartenenza e nelle varie competizioni elettorali a sostegno di un Partito che non ha un’identità riformista e che guarda ai dirigenti della UIL come corpo estraneo al Partito stesso, un Partito che a poche ore dalle elezioni Amministrative si è caratterizzato solo per guerre interne, per guerre intestine con battaglie di gruppi di potere mortificando i tanti giovani e di quanto previsto dal progetto del PD stesso.
Troppe volte – conclude Strazzullo – il Partito sia nazionale che campano si è appiattito sulle posizioni della CGIL, non considerando quanto utile e necessario la UIL ha tutti i suoi livelli sta attuando e portando avanti, salvo poi, estemporaneamente dichiarare che “forse aveva ragione la UIL”.
Da queste considerazioni e da quelle che sono maturate tra gli amici e compagni d è maturata, con dispiacere, la scelta di oggi.
Da oggi potremo continuare ad essere ancora più liberi nella rappresentazione e nella promozione delle nostre idee che, anche nei momenti drammatici che stiamo vivendo, sono idee di cambiamento e di progresso sociale, economico, civile e democratico”.