CNEL * – RELAZIONE IMPIETOSA PER IL SUD.

Tra Milano e Napoli, si contano tre anni di vita in più a favore della città lombarda e continua ad aumentare, drammaticamente, il divario Nord-Sud.

La fotografia che il CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e Lavoro)[2] traccia, nella sua relazione 2019 al Parlamento[3] e al Governo, è di un’Italia divisa in due.

Il CNEL, organo, previsto dalla Costituzione italiana è presieduto dal Prof. Tiziano Treu, mette in risalto, ancora una volta, che i servizi pubblici offerti agli italiani, evidenziano la grave differenza di qualità tra Nord e Sud e che sono molto impegnativi, sul piano economico, per il bilancio dello Stato.

L’Italia, nella sanità, continua a essere tra i Paesi da imitare nella media, ma con grandi e gravi differenze nelle prestazioni offerte e nella speranza di vita sia per territorio sia tra ricchi e poveri.  

Al Nord l’attesa di vita arriva a essere di dieci anni (!) superiore a quella del Sud .

Gli enti pubblici sono 12.874 e impiegano tre milioni e mezzo di persone circa. Troppi e troppo costosi, in base alla qualità dei servizi offerti, anche se si sono ridotti di circa trecento mila unità rispetto agli inizi degli anni novanta.

I servizi amministrativi locali costano circa 205 euro all’anno a ogni contribuente, mentre la spesa più critica è quella degli asili nido con un costo medio mensile per bambino di circa € 539 mensili. Tra l’altro è un servizio molto male distribuito tra Nord e Sud che rende molto faticoso il lavoro, per quel poco che c’è, e difficile la vita alle Donne, incidendo in maniera importante, sul basso tasso di crescita demografica nella media generale e ancora di più tra le famiglie ricche e quelle povere e come sempre, tra Nord e Sud.


[1] E` organo di consulenza delle Camere e del Governo.

[2] Art. 99 Costituzione Italiana.                          

[3] Ha l’iniziativa legislativa [cfr. art. 71 c.1].