È una vittoria fondamentale quella di ieri contro la Sampdoria, importante quanto i tre punti strappati alla Juventus e il successo/qualificazione contro la Lazio in Coppa Italia.
La squadra di Gattuso parte col piede sull’acceleratore, e al terzo minuto Milik insacca in rete con uno splendido colpo di testa su cross di Zielinski. Servono solo poco più di 10 minuti per il raddoppio: Di Lorenzo la spizza ed Elmas di sinistro firma il gol del 2-0. Per trenta minuti vi è solo Napoli. La squadra gira, è aggressiva e diverte. Tutto perfetto, fino a quando Quagliarella non fa un gol alla Quagliarella: un tiro al volo che spiazza Meret. Gli azzurri subiscono il colpo ed è la Samp a fare la partita. Tra gol annullati, al Napoli per fuorigioco e alla Samp per un tocco di mano, al 73′ un’ingenuità di Manolas permette ai blucerchiati di tornare al pareggio: fallo su Quagliarella e rigore per la squadra di casa. Gabbiadini non perdona ed esulta. Il risultato è di 2-2.
Gattuso cambia volto alla squadra: Entra Demme per Lobotka; Mertens per Callejon e Politano prende il posto di Elmas. Il Napoli riprende il controllo della partita. A 7 minuti dal 90esimo Insigne si accentra e tira, ma colpisce Colly: fortuna vuole che la palla cade ai piedi di Diego Demme che con calma insacca e porta la squadra in vantaggio. Ottima risposta del Napoli alla reazione dei padroni di casa: gli azzurri difendono bene e palleggiano fino a quando, al 98′, Mertens trova il gol dalla distanza e, con Audero fuori dai pali, chiude la partita sul risultato di 2-4.
È una prestazione di carattere quella degli uomini di Gattuso. La squadra sembra aver trovato la sua dimensione, ed è assetata di vittoria come qualche tempo fa. Benissimo Lobotka, che sostituisce l’influenzato Demme per 60 minuti. I numeri parlano chiaro: per il calciatore slovacco sono 35 passaggi completati (100% riusciti). Poi inizia a far fatica ed è sostituito proprio da Diego Demme, che riordina il centrocampo e firma il gol del vantaggio. Buona prestazione anche di Elmas che percepisce la fiducia del mister e macina minuti in campo: al suo gol si inginocchia e piange di gioia. Sufficiente il reparto difensivo: peccato per lo scivolone di Hysaj sul capolavoro di Quagliarella e quel fallo in area di Manolas che regala un rigore ai padroni di casa. Bene Insigne, un po’ meno Callejon. Milik comanda l’attacco e si rende pericoloso più volte. Favola Mertens che rientra dopo giorni di infortunio e segna un gol importantissimo che lo porta a -2 da Marek Hamsik.
Gli azzurri agganciano l’Hellas Verona al nono posto e sono a -2 dal Cagliari sesto. Più sopra si fermano Roma e Atalanta. Quella di ieri è una vittoria fondamentale, una vittoria che parla chiaro: il Napoli è tornato. La zona Champions è ancora così lontana?
Salvatore Esposito