Dopo la partita di ieri, vinta per 2-1 dagli azzurri contro il Torino, Gennaro Gattuso interviene ai microfoni nel post partita:
“Bisogna essere contenti di stasera. C’è stata paura da parte mia e per i ragazzi sono stato come un martello pneumatico prima di questa partita. Molto male i primi 5 minuti. C’è il rammarico per il gol subito perché abbiamo lasciato il risultato aperto fino alla fine. Bisognava chiuderla prima.
I miei giocatori non devono dimenticare quando non ci riusciva nulla, quando abbiamo fatto le figuracce e quando ci siamo meritati i fischi. Oggi abbiamo una strada ben precisa, ossia lavorare con serenità, poi ognuno tirerà le somme.
Giovedì abbiamo una partita importantissima contro l’Inter, tra due settimane una sfida in cui ci danno tutti per spacciati. L’obiettivo è pensare partita dopo partita. Recuperiamo le energie e ce la giocheremo con tutti.
È obbligatorio vivere alla giornata. È il campo che dirà chi giocherà, chi sta meglio. Io ho bisogno di tutti i ragazzi. Domani avranno un giorno di riposo. Lunedì si inizia con grande responsabilità e tanta voglia.
Deve finire la discussione del “fidarsi o non fidarsi”. La fiducia si acquisisce con le prestazioni. Bisogna chiudere prima le partite e bisogna arrabbiarsi se non ci riusciamo. C’è stata un dominio totale, sì, ma portare una partita fino al 94’ mi scoccia.
Non dobbiamo andare solo sotto la curva, bisogna fare il giro di tutto lo stadio. In questo momento tutti i tifosi ci hanno dato un qualcosa per portare a casa i tre punti.
Maksimovic sta facendo molto bene, però voglio focalizzarmi sulla linea. Vedere gli attaccanti del Torino in affanno è una cosa che voglio vedere sempre. Voglio i difensori corti così come stasera. La linea difensiva è quella che mi dà più soddisfazioni.
Quella di non chiudere le partite dipende dalla veemenza, dal voler buttare giù la porta a tutti i costi. Alcune volte ho la sensazione che si va sotto la porta con l’idea di buttare la palla sotto al sette. Bisogna migliorare le scelte. Voglio più cattiveria negli ultimi 15/20 metri.
Non sono d’accordo sulle gare rinviate. Rispetto per tutte le vittime, però le partite o si giocano tutte o si ferma il campionato. Giocare una partita il 13 maggio è diversa dal giocarla oggi. Il Torino aveva 4/5 diffidati ma non ha giocato col Parma. È vero che il bello del calcio sono i tifosi, ma bisogna fare una scelta ben precisa: o si gioca o non si gioca! Così il campionato è falsato. Giocare contro chi ha riposato per una o due settimane porta ad un dispendio di energie maggiore per chi invece ha giocato. Ci sono tante problematiche.
Il calcio porta tanti soldi, le squadre sono aziende e bisogna fare le cose fatte bene. Nessuna scusa! Bisogna fare le cose fatte bene, altrimenti non è uguale per tutti.
Lobotka, come Demme, è un giocatore di grande sostanza. In questo momento deve ambientarsi, ma sappiamo quello che può dare. Politano può dare molto di più. Ha fatto una buona prestazione ma mi aspetto di più, anche perché può far vincere le partite. Ho fiducia in lui.
La partita di giovedì mi dà tanta preoccupazione. Col passaggio del turno andiamo in finale e abbiamo l’opportunità di alzare una coppa. Poi c’è il passaggio diretto in Europa, ma non possiamo fare questi calcoli. Dobbiamo prepararla bene e passare il turno, senza pensare che così si accede direttamente all’Europa League”.
Salvatore Esposito