“Da uno studio effettuato sugli abitanti di Vo’, in Veneto, curato dal Dr. Andrea Crisanti e poi ripreso ed analizzato dal dott. Sergio Romagnani, emerge che c’è un’altissima percentuale di persone contagiate dal Covid-19 asintomatiche e questo facilita la circolazione del virus. Così nel Veneto, per isolare le persone contagiate, si è dato vita ad una “sorveglianza attiva massiva”, e cioè vengono sottoposte a tampone tutte quelle categorie di lavoratori più esposte a rischio contagio, come ad esempio le persone sanitario e le forze dell’ordine. L’isolamento di tutti i contagiati, inclusi gli asintomatici, riduce la diffusione della malattia e protegge i soggetti contagiati dall’evoluzione della malattia in una forma grave.
Ho inviato delle proposte operative al Governatore della Campania De Luca affinché si possa seguire il modello strategico veneto per contrastare l’emergenza Covid-19, ricercando attivamente i pazienti asintomatici, che sono i veri diffusori della malattia. Proponiamo di adottare la nuova strategia, di ricerca attiva dei contatti e di effettuare il test (tampone rino-faringeo) a tutti i potenziali contatti, sintomatici e non sintomatici. Anche se si può pensare che l’incremento dei test dei tamponi comporti un’ingente sforzo economico, alla fine mettendo sul piatto della bilancia il numero di vite salvate e di ricoveri in terapia intensiva evitati il bilancio sarà positivo, anche in termini economici.” – ha dichiarato il Consigliere Regionale dei Verdi e membro della Commissione Sanità Francesco Emilio Borrelli.
La proposta del Consigliere Borrelli è contenuta in un documento redatto con il contributo del dr. Natale De Falco, del Prof. Luigi Esposito e del Prof. Vincenzo Peretti.
Annalisa Romano