Dal 27 aprile, Napoli – assieme alle altre provincie della regione Campania – è ripartita con la ristorazione, ma solo a domicilio! Grazie all’ordinanza firmata dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca, bar, pasticcerie, pub e ristoranti chiusi a causa del Covid-19, hanno ripreso le loro attività gastronomiche, a domicilio e con la promessa che seguano le dovute precauzioni. Finalmente l’economia partenopea e campana si riavvia, con la speranza che il picco non faccia brutti scherzi.
Per fortuna, i napoletani possono riacquistare le buone e vecchie abitudini e allo stesso tempo i ristoratori possono riprendere l’economia che ha subìto non pochi problemi a causa della chiusura che l’emergenza aveva imposto. Difatti, lo stesso Gino Sorbillo, uno dei maestri della pizza napoletana, aveva asserito che senza l’aiuto del delivery, egli stesso avrebbe dovuto chiudere alcuni locali: <<Le cose vanno male, io chiuderò quattro locali tra Napoli e Milano, ma la consegna delle pizze a casa si può fare in sicurezza e permetterebbe a tutto il settore di ricominciare a camminare, seppure come un’auto che va a fil di gas>>.
Pare, infatti, che i napoletani abbiano apprezzato la scelta di De Luca totalizzando 60 mila ordini solo nel primo giorno di inizio del delivery. <<Numeri interessanti>> spiega Antonio Pace, presidente dell’associazione Verace Pizza Napoletana; <<Numeri incoraggianti che danno un segnale di speranza >> continua.
<<Calcoliamo una media di 200 pizze per ciascuna delle 300 pizzerie che hanno aperto, per un totale di 60 mila pizze>> asserisce Massimo Di Porzio, presidente della Fipe, la federazione che racchiude i pubblici esercenti che svolgono attività di ristorazione e d’intrattenimento.
Anche i social sono colmi di foto e ringraziamenti dei pizzaioli per i clienti che hanno dato loro fiducia, dopo cinquanta giorni di privazione. D’altronde, non poco scontato che i napoletani con il primo delivery avrebbero scelto la pizza!
D’altro canto, però, si sono schierati quelli che, non ancora d’accordo, hanno biasimato la scelta. De Luca ha commentato: <<Si tratta di un primo passo e di un primo segno di rilancio delle attività economiche secondo una linea di responsabilità e di prudenza, che richiede da parti di tutti il rispetto rigoroso delle regole di tutela della propria e dell’altrui incolumità>>; spiegando che in caso di risalita della curva è pronto ad abbassare nuovamente le saracinesche.
Valentina Fruttauro