Il Napoli di Gattuso torna al San Paolo e stacca un biglietto per la finale di Coppa Italia. Il risultato di 1-1 contro l’Inter permette agli azzurri di giocarsi la coppa nella gara secca di mercoledì 17, contro la Juventus.
Il Napoli torna al San Paolo. Questa volta, però, in curva non si canta e nei distinti mancano gli striscioni, ed una partita senza pubblico, indubbiamente, perde di dinamicità. La nuova regola delle 5 sostituzioni, poi, dà il sapore di un’amichevole estiva.
Partono male gli uomini di Gattuso, che dopo soli 2 minuti subiscono gol da calcio d’angolo. Eriksen batte corner, la palla rimbalza nell’area piccola (forse deviata da Di Lorenzo?) ed entra in rete. Inizio shock, dunque, per il Napoli che però non si lascia intimorire.
Molti giocatori devono recuperare la loro forma migliore. Hysaj e Di Lorenzo sotto tono, l’intero centrocampo titolare, formato da Demme, Zielinski ed Elmas, è apparso appesantito e Politano non sembra ancora essere entrato negli schemi. Ottimi, invecem i centrali di difesa, in particolare Maksimovic: prestazione da gigante per il serbo che ha annullato Lautaro Martinez. Tra i migliori in campo anche l’estremo difensore David Ospina: prima l’incredibile assist che ha permesso ad Insigne di correre palla al piede e servire Mertens; poi la grande reattività sulle palle gol interiste.
Bene Insigne, ancor meglio Koulibaly, ma benissimo Mertens, che entra nella storia del Napoli: per lui sono 122 i gol in carriera in maglia azzurra. Mai nessuno come lui.
Non un’ottima prestazione della squadra, dunque, che vede un possesso palla del 39% a discapito del 61% degli uomini di Conte. Solo due i tiri nello specchio per gli azzurri (di cui un gol). Per l’Inter sono 9 i tiri in porta. Insomma, alcune lacune della rosa sono evidenti, e sul piano fisico bisogna recuperare.
Intanto quella di ieri è stata una giornata speciale: Ciro Mertens supera Hamsik e diventa il miglior marcatore della storia napoletana; La squadra è in finale di Coppa Italia ed il gruppo ha dimostrato il suo affetto a mister Gattuso, che dedica il passaggio di turno alla sorella, venuta a mancare qualche giorno fa.
Salvatore Esposito