CASTEL VOLTURNO. Pioggia e vento freddo fanno da cornice al consueto sabato di vigilia dedicato alla conferenza stampa di Mazzarri a casa azzurri. E che vigilia! Dopo tre sconfitte consecutive il Napoli si appresta a far visita all’agguerrito Lecce di Di Michele che aspetterà gli azzurri con il solo obiettivo dei tre punti, vitali più che mai per la permanenza in serie A (vicende extracalcistiche a parte che potrebbero rendere vana la rincorsa avviata dal gruppo di Cosmi). Potrà mai il Napoli opporre tanta resistenza contro un’avversario con l’acqua alla gola e all’ultima spiaggia soprattutto dopo i deficitari risultati che hanno allontanato Cavani e soci dalla zona champions? Per Mazzarri la squadra anche in salento avrà il dovere di cercare la vittoria e pazienza se gli avversari crederanno di trovare vita facile contro gli azzurri, il Napoli non farà sconti a nessuno perchè in sei partite – anche se la strada si è complicata parecchio – può ancora succedere di tutto e la classifica finale potrebbe addirittura subire delle variazioni sensibili a causa dell’inchiesta sul calcio scommesse che si allarga a macchia d’olio avvolgendo nel vortice delle intercettazioni anche esponenti di Lazio ed Udinese.
Ma Mazzarri non fa calcoli e non sembra tener conto di queste vicende, per il mister di San Vincenzo contano solo l’impegno e la voglia di vincere che – nonostante i risultati negativi delle ultime partite – non mancherà ai suoi ragazzi. Infatti per il mister: «La partita con il Lecce sarà di sicuro insidiosa ma noi dovremo essere bravi a non commettere gli ultimi errori e non mi riferisco solo a quelli della fase difensiva. Tutti dobbiamo ritornare a fare quello che di più ci è consono, ossia quel nostro gioco che in tre anni ci ha portati dal 320° posto del ranking Fifa al 20° attuale. Non ci dobbiamo deprimere per questa fase negativa che stiamo attraversando, con la giusta calma ed umiltà riusciremo ad ottenere risultati come accadeva prima. E’ sin troppo evidente che non stiamo bene e che gli uomini più rappresentativi attualmente non stanno attraversando in grande periodo di forma, ma vi assicuro che se i risultati non arrivano è solo per gli episodi che non ci girano come in passato e i ragazzi sudano sempre la maglia in campo e si prodigano al massimo delle possibilità per la vittoria». I fischi dopo l’Atalanta? «Non fa mai piacere riceverli ed io dopo la sconfitta di mercoledì sono stato il primo ad essere amareggiato per come sono andate le cose. Capisco il pubblico che ha il diritto di fischiare o appalaudire, io chiedo solo di farlo a fine partita perchè se ciò accade durante i 90′ minuti può dare oltremodo fastidio. Ho avuto sin dall’inizio un grande rapporto col pucbblico napoletano che ancora oggi mi stima per quel che stiamo facendo in questi anni, e per questo non posso che chiedere ai tifosi di starci vicino in questo momento delicato perchè il supporto deve venir fuori soprattutto nelle difficoltà. Sappiamo molto bene che stiamo ricevendo molte critiche di ogni genere, ma aspetto quelli che criticano oggi per poi salire sul carro dei vincitori nel caso la stagione – che è sin quì da considerarsi assolutamente positiva – dovesse prendere l’epilogo che ci auguriamo».
La visita del presidente in settimana sembra aver dato la giusta scossa al gruppo che desiderava ricevere attestati di stima dal numero uno del Napoli. Ed’ è proprio Mazzarri a confermarlo: «Ringrazio personalmente il presidente per le bella parole sia verso il sottoscritto che verso i ragazzi. Noi tutti avevamo bisogno di ricevere questa iniezione di fiducia dall’uomo più importante della società, quelle parole ci fanno avere la forza e la consapevolezza che non tutto è perso e che la stagione non è negativa. Crediamo al terzo posto finchè la matematica ce lo consente perchè a parte le due capoliste che sono ormai irragiungibili tutti gli altri obiettivi sono apertissimi. Noi ci siamo complicati la vita, ma non molliamo nulla». L’allenatore partenopeo poi riserva le solite stoccate ai detrattori del Napoli e a quelli che parlano di poca esperianza per i grandi traguardi: «Personalmente sono stanco di ascoltare sempre gli stessi discorsi. Io credo di essere l’allenatore più esperto che attualmente allena in serie A, ho parecchie partite di Europa League alle spalle e da quest’anno anche di Champions, in campionato mi mancano 9 gare al raggiungimento delle 300 panchine senza contare quelle delle serie inferiori quindi credo di non meritarmi certe critiche. Lo stesso vale per i ragazzi che stanno dando da quando sono arrivato il massimo delle aspettative, compresi i nuovi arrivi che si stanno inserendo. Dite che non faccio giocare Fernandez, vi rispondo che il ragazzo ha gli stessi minuti giocati di Quagliarella alla Juve, quindi evitiamo di fare polemiche sterili. Quando ho iniziato la mia esperienza nel Napoli il gruppo dei titolari era composto da 4-5 elementi, poi l’anno successivo la lista è arrivata a 8-9, se oggi ne contiamo 13-14 vuol dire che stiamo crescendo di anno in anno e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Se prendiamo ad esempio come riferimento i minutaggi ci rendiamo conto che abbiamo oltre ai cosiddetti “titolarissimi” valide varianti rispatto a qualche anno fa e tutti hanno la possibilità di mettersi in mostra».
Su domenica Mazzarri conferma la sua abitudine, per scaramazia, pretattica o perchè realmente alle prese con problemi tra squalifiche e infermeria, di non lasciare indizi sugli undici che manderà in campo:«La formazione ancora non la conosco, scioglierò gli ultimi dubbi dopo l’allenamento, di sicuro posso dire che perdiamo Pandev per squalifica ma ritroviamo Zuniga, per il resto deciderò all’ultimo». Su Cavani:«Il ragazzo è stanco e potrebbe riposare facendogli fare una staffetta che gli permetta di recuperare energie, non si ferma da due anni e fisiologicamente un calo gli è anche concesso. Speriamo di recuperarlo al massimo – lui come tutti gli altri – per l’importante finale di stagione». Ancora sul Lecce e sulla necessità di invertire la rotta il mister è chiaro:«Al Napoli non era mai capitato da quando sono io l’allenatore di perdere tre partite di seguito e nella mia cariera in serie A mi è capitato solo una volta a Reggio dopo peraltro aver conquistato la matematica salvezza. Vi posso dire che è fastidioso ma proprio per questo è meglio parlare il meno possibile in settimana e rispondere sul campo con i fatti. Noi vorremo farlo a partire già da domani perchè abbiamo tanta rabbia in corpo che vogliamo assolutamente trasformare in energia positiva con la speranza che il tutto si possa tradurre in un risultato positivo. Ce la metteremo tutta per tornare a casa con una vottoria, aspettando poi – e lo dico già da adesso – il nostro pubblico in casa la settimana prossima per trasformare i fischi in applausi che questi straordinari ragazzi si meritano dopo un annoimportante di crescita».
Lecce è ormai alle porte e la parola al campo mister, con la speranza che quei tre ritornino a fare i tenori e il più bravo della classe possa festeggiare al più presto (con altrettante vittorie) le trecento panchine. Dopo la pioggia (e il freddo) di questi giorni non si aspetta altro che il ritorno del sereno per una calda e vincente primavera azzurra.