Dal 24 settembre la campanella tornerà a scandire la quotidianità di studenti, docenti e personale scolastico di tutta Italia.
La decisione è stata confermata nella giornata di ieri dal governatore Vincenzo De Luca, il quale ha ritenuto necessario “prendere altri giorni di tempo per conseguire elementi di maggiore tranquillità”.
Sono infatti ancora molte le difficoltà a cui far fronte.
Sono infatti ancora molte le difficoltà a cui far fronte.
Sul piano sanitario si è deciso di rendere obbligatorio lo screening a tutto il personale scolastico. Tuttavia non vi sono, ad oggi, dati certi sul personale docente a disposizione, sulle forniture di banchi singoli, sugli insegnanti di sostegno, sui posti disponibili per gli alunni.
Un nodo essenziale riguarda poi il ruolo sociale della scuola, come esempio di comunità in cui il cittadino fa esperienza di vita. Una comunità in cui la presenza e la guida dei docenti rappresenta un elemento di fondamentale importanza per un’interazione diretta, il contatto caldo di un rapporto personale e per dirigere la classe-comunità in modo flessibile.
Da questo punto di vista il timore è che venga a mancare l’inclusione necessaria per la partecipazione attiva all’interno della micro-società che rappresenta la scuola. Non sono poche quindi le criticità su cui è necessario lavorare nei prossimi giorni per garantire un rientro in aula quanto più sereno possibile, si attendono sviluppi.
Chiara Iannello