Scuole e università ripartono insieme.
In linea con la nota ministeriale del 4/05/2020 (http://www.flcgil.it/leggi-normative/documenti/note-ministeriali/nota-798-del-4-maggio-2020-indicazioni-ripartenza-formazione-superiore-fase-2-e-fase-3.flc) l’ Università Federico II di Napoli ha progettato la ripresa per il primo semestre del prossimo anno accademico settembre 2020 – gennaio 2021.
La didattica si svolgerà sia in presenza che a distanza, così da ridar vita ai corridoi delle Università ma tutelando gli studenti e venendo incontro alle esigenze di chi non se la sente di presenziare in sede.
” E’ una scelta che denota l’impegno dell’Ateneo alla riapertura e sottolinea l’importanza dell’Università come luogo di ricerca, di scambio e di arricchimento culturale. Al contempo, è una scelta che salvaguarda l’importanza del processo formativo inclusivo.“, spiega in una nota l’Università Federico II.
La didattica mista rappresenterebbe, secondo il ministro Manfredi “l’equilibrio necessario tra l’esigenza di riapertura e sicurezza” . Una riapertura, quella delle facoltà, molto discussa durante i mesi immediatamente successivi al lockdown. Molte sono state le polemiche avanzate dai comitati studenteschi sulla chiusura totale delle strutture universitarie in una fase in cui discoteche, cinema e locali hanno ripreso l’attività. Con l’arrivo di settembre i studenti possono tirare un sospiro di sollievo, dopo tutta la sessione estiva sulla scrivania di casa, l’università riapre le porte tornando ad essere un luogo prezioso per lo scambio di idee e opinioni e per la diffusione della cultura.
Chiara Iannello