È da tempo che Ghoulam siede in panchina, per problemi di infortunio o per scelte tattiche. Dopo una lunga, lunghissima convalescenza, l’algerino sembra ora poter dire la sua. I pesanti acciacchi lo hanno costretto a rimanere ai box per anni.
È dalla stagione 2016/17 che il Napoli non può contare su Faouzi Ghoulam. 36 presenze in tre anni.
Ad oggi il numero 31 azzurro sembra reggere i contrasti e le lunghe accelerate sulla fascia. Nella zona sinistra di difesa, Mario Rui e l’adattato Hysaj non garantiscono una spinta sufficiente per le manovre d’attacco. Il portoghese è in seria difficoltà, alternando partite discrete a partite insufficienti. L’albanese, invece, non spinge mai, probabilmente per volere degli allenatori. Che poi, a crossare, non è uno dei migliori. Sicuramente più bravo a difendere.
Ecco che Ghoulam macina minuti giorno dopo giorno. Col Rijeka, in 10 minuti da subentrato, è tra i più pericolosi. Certo, gli 11 croati hanno dato il 200% nei primi 45’, ma nessuno poteva fare peggio di Rui ieri.
Pochi buoni ricordi tra i terzini nell’era De Laurentiis. Senza dubbio, Ghoulam è stato uno di questi. Con Sarri funzionava alla perfezione, raggiungendo l’apice della sua carriera. E con la sua spinta a sinistra, in perfetta sintonia con Insigne, anche Hysaj era un punto fermo del progetto.
Che siano queste ultime uscite a dare maggiore fiducia al ragazzo? Se tornasse ad essere quel cavallo rampante di un tempo, le difese avversario avrebbero un problema in più da risolvere. Sicuramente Gattuso ci pensa. I tifosi sperano fortemente nel suo ritorno.
Salvatore Esposito